Castrovillari, il sindaco si complimenta con i sostenitori di Green Attack

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Domenico Lo Polito

“Le inaspettate composizioni floreali ,segnalate dalla stampa, che hanno trovato i cittadini castrovillaresi tra via Roma e Corso Garibaldi, per mano di alcuni giovani, che al momento amano mantenere l’anonimato, ribadisce la volontà di tanti di avere una città più bella, godibile e di sviluppare uno sguardo semplice, ma nello stesso momento, attento sull’esistente, anche verso quello che sembra banale.

A questi va il mio plauso perché attraverso un’ iniziativa del genere che si chiama “green attack”, la quale afferma l’importante ruolo della partecipazione , voluta, tra l’altro, con determinazione da questa Amministrazione, si rilancia proprio uno sguardo diverso su tutto, richiamando l’importanza che riveste ogni cosa, dalla più piccola, per migliorare la qualità della vita, che non può fare a meno di ciascuno e di ogni elemento dell’umana dimora. - Lo scrive in una nota stampa il sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito - Un approccio della realtà quanto mai condivisibile ed auspicabile sempre più, dove lo sguardo e l’attenzione di ogni persona per ogni situazione è fondamentale per la stessa crescita di questa.

È la modalità giusta per accostarsi a tutto e per vivere oggi una posizione umana impellente che la politica , solo come ultimo terminale, vuole riproporre, ribadendo, in questo, il significato della sussidiarietà che vuol dire utilizzare le capacità che provengono dal basso in sinergia per ridare forza ad una serie di azioni e di buone pratiche da cui la pubblica amministrazione non può prescindere.

È con questa consapevolezza, attraverso la quale ogni giorno verifico la bontà del cammino intrapreso con la guida del governo locale, che ribadisco i miei sinceri complimenti a quanti hanno pensato a tale iniziativa prevedendone altre, poiché tramite questa semplice modalità affermano il ruolo e valore della partecipazione ad un progetto che significa mettere alla prova decisioni importanti per il rilancio di quel sentire comune che vuol dire appartenenza alla propria Terra ed impegno verso l’interesse generale che passa, prima di tutto, attraverso la cosa o questione più piccola. Ciò ci richiama ancora una volta che non è possibile pensare in grande se non si guarda alla cosa più piccola e più fragile dandole risposta e offrendo la nostra considerazione .”