Regione: Nicolò, servono interventi per crisi Locride

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"La drammatica crisi che investe la Locride non può rimanere oltre senza risposte: infrastrutture e servizi civili, reti di comunicazione, agricoltura specialistica, ambiente, sono questioni che la politica deve porre, con determinazione, al centro delle necessarie richieste al Parlamento ed al Governo nazionale. Un'attenzione particolare, altrimenti c'è il rischio di una pericolosa deriva anti istituzionale dagli sbocchi imprevedibili". Lo afferma in una dichiarazione il Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Alessandro Nicolò. "Legalità, democrazia, rispetto dei diritti, sicurezza - dice Nicolò - senza una forte ed unitaria iniziativa, rischiano di svuotarsi di significato, di diventare parole senza senso rispetto ai bisogni inevasi.

Dalla Locride le richieste di aiuto e di interventi di sviluppo - evidenzia l' On. Alessandro Nicolò - giungono ormai quotidianamente sugli organi di informazione: singoli amministratori locali, associazioni, la Chiesa, un unico coro che ripropone la medesima tonalità: senza sviluppo si muore. È una sfida che non può essere soltanto sostenuta dalle comunità locridee, ma deve trovare impegnata l'intera classe dirigente politica calabrese. Tuttavia la crescita non può affermarsi senza legalità e dunque non basta l'intervento dello Stato, molto apprezzato, ma finora improntato essenzialmente alla prevenzione e repressione dei reati".

"Peraltro - dice l' On. Nicolò - è doloroso e drammatico constatare come le attività di indagine della magistratura e delle forze dell'ordine coinvolgano sempre di più la presenza di giovanissimi tra gli indagati e gli arrestati, segno tangibile di profondo malessere sociale. In questo quadro è ineluttabile e urgente il varo di un robusto piano d'urto anticrisi, di interventi di rilancio e di fruibilità piena del territorio, che fissi in tempi rapidi, innanzitutto, il completamento delle infrastrutture cantierate, come l'ammodernamento e la messa in sicurezza della statale 106 ionica. Parimenti, bisogna dare corso alla costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici, impianti sportivi e l'adozione di misure idonee a protezione delle spiagge e del mare, vanto ed attrazione della Locride.

Sono questioni poste a gran voce da tutti gli amministratori locali, che si trovano con le mani legate per via dello strangolamento subito dalla finanza locale, dal patto di stabilità, che non permettono investimenti e obbligano i comuni al mero ruolo di esattori 'conto terzi', com'è avvenuto per l'IMU. In una situazione di tal genere - continua Nicolò - una spesa pubblica ben orientata e posta sotto controllo, può far ripartire l'imprenditoria locale, l'occupazione, puntando sull'ammodernamento del capitale fisso sociale (strade, impianti fognari, ciclo delle acque, edifici pubblici), ormai vetusto. È necessario però intervenire anche sul breve e medio periodo, partendo dalle potenzialità che la Locride offre ancora: il termalismo, la promozione dei beni archeologici e delle produzioni agro-silvo-pastorali".

Sono una buona base di rilancio - dichiara ancora Nicolò - se accompagnati da una costante azione di marketing, di pubblicità mirata, stimolando tour operator e strutture ricettive locali con politiche di sostegno orientate a catturare l'interesse del turismo di qualità, più disposto a soddisfare curiosità storiche, apprezzare antiche civiltà, cogliendo anche l'occasione di diradare la pessima immagine di una Locride, della Calabria intera, come terra solo di ndrangheta e niente altro.

Il fermento che emerge quotidianamente dalle discussioni e dalle prese di posizione pubblicate sugli organi di informazione deve trovare, dunque, il necessario ascolto e va recuperato nei principi della partecipazione democratica, nei canali delle istituzioni, come cardine per costruire una sintesi unitaria per togliere la locride, dall'isolamento fisico e civile. Infine, ma non ultima questione, se è vero che le idee si muovono con le gambe degli uomini, è inevitabile puntare decisamente sui giovani, su un più efficace apprendimento nei settori dell'innovazione tecnologica per elevare la conoscenza di sistemi e modelli di comunicazione che molto hanno influito nella promozione del territorio in ogni parte del mondo". (AGI)