Vibo, verso le nuove giornate mediche internazionali
Il Premio Nazionale Alcmeone di San Nicola da Crissa, giunto alla sua quinta edizione, deve andare oltre il suo più che naturale obiettivo di rappresentare un sempre più accreditato appuntamento di informazione e aggiornamento scientifico.
Tre prestigiosi accademici universitari de “La Sapienza” di Roma, i professori Eugenio Gaudio, preside della facoltà di medicina e farmacia;Francesco Barillà, docente aggregato di cardiologia e Francesco Martino del dipartimento di pediatria neuropsichiatria infantile del Policlinico romano, tutti calabresi, rispettivamente di Cosenza, Reggio Calabria e San Nicola da Crissa, cui si aggiunge Francesco Perticone, professore ordinario di medicina interna dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, da anni “spiegano”, attraverso il Premio Alcmeone, la validità e lo spessore di una iniziativa scientifica che punta al coinvolgimento più totale di popolazione e classe medica.
Ogni anno, nel consueto appuntamento sannicolese, Gaudio, Barillà, Martino e Perticone, portano all’attenzione dell’opinione pubblica calabrese tutte le novità intervenute in materia di anatomia umana, attività cardiovascolare e scienza neuropsichiatrica infantile, diventando prezioso momento di studio e riflessione per medici e cittadini.
Una iniziativa che ha avuto sì la partecipazione di un numeroso pubblico ma che meritava anche una presenza medica più allargata.
Alla fine di questo problema è stato investito, da parte di esperti presenti, il presidente dell’Ordine Antonino Maglia che ha promesso un più concreto coinvolgimento dell’area di base della medicina vibonese.
Tutto questo porta a considerare che il Premio Alcmeone ha bisogno di crescere ulteriormente sul piano della partecipazione perché porta in sé un patrimonio di esperienza scientifica di notevole portata e che non può essere dispersa.
I sacrifici svolti da chi patrocina l’evento meritano ben altro risultato, soprattutto per la qualità dei valori messi in vetrina dai protagonisti.
Il Premio Alcmeone, che intanto andrebbe sponsorizzato da Azienda sanitaria provinciale, Regione Calabria, Ordine dei Medici della Provincia di Vibo Valentia ed altri soggetti interessati allo sviluppo dell’iniziativa, può vedere più allargato il suo obiettivo, diventando, ad esempio, parte integrante di un rinnovato e ripreso programma delle Giornate Mediche Internazionali di Vibo Valentia.
Un programma che va ripreso e realizzato in estate, quando è consentito ai protagonisti di partecipare e cogliere anche un gradevole momento estivo di relax,
Il Premio Alcmeone ha tutte le carte in regola per sostenere un nuovo impianto di quella che sin dagli anni ’70 è stata considerata la massima assise scientifica calabrese, quelle Giornate Mediche Internazionali che hanno richiamato a Vibo Valentia scienziati dalla caratura di Alber Sabin e Anna Asl.
La sua sede naturale resta Vibo Valentia che permette un facile accesso a relatori e non ma soprattutto ai cittadini interessati alle evoluzioni scientifiche.
Resta, comunque, a Martino, Barillà, Gaudio, Perticone e Maglia il compito di mettere in atto un progetto organizzativo capace di ripristinare a Vibo Valentia e dintorni la passione e l’amore per un evento che giustifichi il perché di un ritorno alla fantasia del compianto Lino Businco e del sempre dinamico Franco Inzillo, ex presidente dell’Aast, l’allora Azienda autonoma di soggiorno e turismo, che forse ha ancora qualcosa da dire sul come fare rinascere momenti di grande interesse scientifico tra la popolazione.