Misericordia: la Sacra Reliquia di Papa Giovanni Paolo II a Isola
Sono state due giornate intense di preghiera, meditazioni e incontro di tutta la Comunità Parrocchiale di Isola Capo Rizzuto, quelle vissute alla presenza della Sacra Reliquia del Beato Giovanni Paolo II, giunta in paese la sera del 6 aprile da Vibo Valentia. Una "peregrinatio" speciale, voluta dall'Unitalsi Nazionale in questo anno di celebrazione dei 110 anni di fondazione dell'Associazione che, partita dal Lazio, si estenderà a tutte le Sezioni e le Sottosezioni dell'intero territorio italiano.
L'evento va a collocarsi fortuitamente anche nell'Anno della Fede, promosso da Papa Benedetto XVI, divenendo occasione propizia per rivedere la nostra identità cristiana alla luce degli insegnamenti del Beato Giovanni Paolo II, un Pontefice molto amato e conosciuto da tutti, per aver mutato fortemente le sorti dell’umanità, attraverso gesti, encicliche e moniti che rimarranno indelebili, nella memoria storica. Un pontefice che si è mostrato in tutta la sua umanità, indicandoci una santità della vita quotidiana ordinaria. Vicino al mondo della sofferenza, ha affidato all'Unitalsi, l'organizzazione del Grande Giubileo del Malato dell'11 febbraio 2000.
La Reliquia, consistente in un pezzetto di stoffa intriso di sangue del talare indossato dal Papa il giorno del suo attentato in Piazza San Pietro il 13 maggio 1981 (anniversario della prima apparizione della Madonna di Fatima), è contenuta in una teca (tipo ostensorio) accanto ad una piccola statua donata da una suora polacca e benedetta dallo stesso Giovanni Paolo II, prima di morire, che esprime in maniera davvero eloquente il motto che questo Papa ha scelto per il suo pontificato: Totus tuus.
Essa rappresenta la figura di una Madonnina che sorregge il Papa in un abbraccio avvolgente, a significare l'intervento miracoloso che lo stesso Papa ha attribuito alla Madonna, salvandolo da quell'attentato, ma anche l’affidamento totale del suo pontificato alla Vergine di cui era innamoratissimo.
Ma aldilà dell'immagine concreta, quello che ha contraddistinto le giornate di permanenza della Reliquia è stata una forte presenza spirituale che ha avuto inizio la sera del 6 aprile, quando tutti i gruppi parrocchiali si sono portati in piazza del Popolo, in festosa attesa per accogliere degnamente la Reliquia portata dai volontari dell'Unitalsi di Isola.
Dopo l'omaggio del gruppo Folk Magna Graecia, la processione si è diretta al Duomo dove, i gruppi giovanili hanno animato una splendida veglia, protrattasi fino a mezzanotte, in una chiesa gremita di fedeli.
Hanno introdotto un particolare "Rosario" i ragazzi dell'oratorio "A. Maria Verna" con la danza sulle note della famosa canzone di Minghi dedicata al Papa" Un uomo venuto da molto lontano", e ogni gruppo (Scout, Folk, Laici Verniani, Cori, oratorio)... ha seguito poi con la presentazione di segni inerenti vari temi: la vita, la Pace, la Vergine, la Croce... e con la lettura di brani tratti dai discorsi del Papa.
La domenica del 7 aprile ha avuto al centro la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Parroco Don Edoardo Scordio, con i numerosi amici malati, disabili e anziani accompagnati dai volontari dell'Unitalsi che, a turno, hanno presenziato in preghiera davanti alla Reliquia per l'intera giornata fino a mezzanotte, insieme agli altri gruppi che si sono succeduti nell'animazione dei diversi momenti.
Anche la giornata del lunedì 8 aprile ha avuto un aspetto molto bello e significativo: il coinvolgimento di tutte le scuole paritarie e statali. Dalle 9 fino alle 3 del pomeriggio, a turno, intere scolaresche hanno visitato la Reliquia, recando vistosi fiori gialli e bianchi, palloncini colorati, cartelloni realizzati con le docenti di religione che hanno preparato gli alunni all'evento, su invito della Presidente della Sottosezione Unitalsi di Isola, Caterina Stillitano.
Ad accoglierli con riflessioni, domande, informazioni, lo stesso don Edoardo, Suor Giulia e la Presidente Stillitano. Ai più grandi è stata consegnata la "Lettera ai bambini", scritta dal Beato pontefice e immaginette ricordo. Il pomeriggio la recita del Santo Rosario cui è seguita la santa messa di ringraziamento e saluto. Quando, verso le 19,00 gli amici di Catanzaro sono arrivati per prendere la Reliquia, non sono mancati momenti di commozione per gli ammalati che cercavano di poterla toccare ancora, per i fedeli presenti, e per i volontari unitalsiani che cominciavano a sentirsi un po' più soli, ma soddisfatti per la grazia di questa umile presenza che ha sicuramente permesso di gettare tanti semi di bene, che ha fatto risentire forte l'invito con cui il Papa Giovanni Paolo II ha aperto il suo pontificato: "Non abbiate paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo".
Il nostro cammino è come quello di Cristo in salita, ma rimanendo "afferrati fortemente alla Croce", come diceva Giovanni Paolo II, saremo in grado di affrontare le sfide che l'odierna società ci pone, divenendo testimoni di speranza e contribuendo fattivamente a costruire quella civiltà dell'amore che egli stesso ci ha indicato.