Armi e droga in un casolare di campagna, due arresti a Isola
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Isola di Capo Rizzuto, hanno arrestato: Ferdinando Marchio, 30 anni, nullafacente, già noto alle forze dell’ordine e Antonio Gareri, 27 anni, nullafacente, già noto alle forze dell’ordine, resisi responsabili, in flagranza, del reato di detenzione illegale di arma clandestina e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare i militari della Stazione, al termine di una complessa attività infoinvestigativa, dopo un lungo appostamento, hanno notato i due giungere presso un’azienda agricola in località Bugiafro, a bordo di un’autovettura e dirigersi all’interno dei locali, nello specifico nella stalla. A quel punto i militari irrompevano all’interno della stalla sorprendendo Marchio e Gareri che vistisi scoperti hanno provato a disfarsi di un involucro, lanciandolo sul tetto, e di due “padelle” in polistirolo, gettandole in mezzo alla vegetazione, oltre a cercare di disfarsi di un secchio di colore bianco, venendo tuttavia intercettati e fermati.
Nel frattempo sul posto giungevano altri equipaggi automontati, ed immediatamente si procedeva a recuperare quanto gettato in precedenza dai due. Infatti, nel secchio bianco venivano rinvenuti due involucri in cellophane, contenenti marijuana per un peso di complessivi 502 grammi, ed una pistola avvolta in un altro involucro, marca Tanfoglio, modello GT32/2, calibro 7,65 mm, con matricola abrasa, ben oleata e perfettamente funzionante, munita di due caricatori uno dei quali inserito, completi di cinque cartucce cadauno; sopra il tetto veniva inoltre rinvenuto un terzo involucro in cellophane, contenete marijuana per un peso pari a grammi 12. Ancora, a circa dieci metri dalla stalla, venivano recuperate le due “padelle” in polistirolo, contenenti in totale 182 tra germogli, piantine, terriccio e semi di canapa indica, lasciando concretamente presupporre che i due avessero intenzione di preparare una piantagione di marijuana.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Crotone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.