Presentato il volume “Richiedenti asilo”
“Il Centro d’accoglienza di S.Anna, dovrebbe diventare punto di riferimento nazionale, per il perfezionamento degli altri centri per immigrati d’Europa”. Con queste parole il Vice Prefetto Vicario di Crotone, Rosalba Scialba, ha concluso i lavori della tavola rotonda "Esperienze umane e professionali nel Centro d’accoglienza di S.Anna", che si è svolta stamattina a Crotone presso la sede di Confindustria per la presentazione del volume “Richiedenti asilo”. Un libro edito dalla Misericordia di Isola Capo Rizzuto, frutto dello studio e dell’esperienza acquisita dagli operatori di Misericordia che hanno voluto testimoniare la loro straordinaria attività professionale e morale nel Centro d’accoglienza più grande d’Europa. “Io non parlerei di centro d’accoglienza – ha continuato il Vice Prefetto – ma di centro educazionale, di inserimento e soprattutto culturale, dove gli immigrati vengono preparati alla vita quotidiana di cittadini”. “Il diritto di protezione internazionale – ha detto invece Fabrizio Gallo, presidente della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Crotone – è il caposaldo della civiltà occidentale”.
“Quello che viene fatto nel Centro d’accoglienza di S.Anna – ha continuato Gallo - va oltre il dare risposte in tempi brevi sulla concessione o meno delle richieste di asilo. Ogni giorno decine di giovani professionisti si preoccupano di creare le condizioni ottimali per una serena vivibilità dell’ospite e su questo punto bisogna fare un plauso a quanti quotidianamente con grande umanità hanno trasformato una situazione inizialmente emergenziale in un modello gestionale specialistico di servizi alla persona”. D’accordo il dirigente dell’ufficio immigrazione della Questura di Crotone, Maria Antonia Spartà, la quale ha evidenziato gli ottimi rapporti di collaborazione che ormai da anni le forze dell’ordine hanno intrapreso con la Misericordia anche nella gestione di questioni di ordine pubblico: “Non ho mai riscontrato problemi con nessun operatore della Misericordia, neanche in merito agli orari lavorativi particolari che a volte si hanno nel Centro. Credo che per le figure che si sono professionalizzate in questi anni e per le buone prassi messe in atto, la struttura di Crotone dovrebbe rappresentare un modello capillare per tutti i centri italiani”. Un plauso ai giovani professionisti del Centro è stato fatto anche da don Edoardo Scordio, il quale ha ben sottolineato che “Il Cda-Cara di S.Anna non è una fabbrica di immigrati, ma una comunità armoniosa dove si crea la cultura della conoscenza, attraverso il dialogo”.
Dello stesso parere anche Giuseppe Perpiglia, presidente del Csv Aurora che ha dato un contributo economico al progetto, il quale ha evidenziato: “Il volontariato non è solo emergenza, ma una risorsa di crescita morale e anche economica se come nel caso della Misericordia, riesce a dare lavoro a decine di persone”. Ringraziamenti anche da parte di Leonardo Sacco, governatore della Misericordia di Isola, a tutti gli attori protagonisti della gestione del Centro: dalle forze dell’ordine, ai tanti professionisti che quotidianamente mandano avanti la struttura. A moderare gli interventi l’avvocato Pasquale Ribecco, curatore del volume con l’avvocato Francesco Vizza. “Se dovessi sintetizzare con una frase questo libro – ha detto Ribecco - direi che è la storia di un dialogo “ filologia e non misologia, confronto continuo, costante tra operatori e stranieri tra questi e le altre istituzioni e organizzazioni presenti nel Centro, tra gli ospiti stessi”. “La cosa bella – ha aggiunto Ribecco - è che dietro tutto il lavoro che viene portato quotidianamente avanti ci sono tanti giovani professionisti di questa terra, di questa provincia. Credo fermamente che anche l’esperienza professionale del Centro, possa in un certo senso contribuire il riscatto di questa terra, perché ci obbliga ad ascoltare, prima di parlare, a conoscere prima di giudicare”.
“Questo libro – ha detto in fine Vizza - non ha l’ambizione di voler insegnare qualcosa a qualcuno. Con questa pubblicazione insieme con gli operatori si è voluto mostrare all’esterno ciò che ogni giorno in quel “rifugio” si fa, un luogo dove decine di persone si muovono, ognuno con un compito diverso e ben preciso, ma con un unico scopo: ridare un’identità ha chi l’ha persa”. Presenti all’iniziativa anche il Capitano del comando provinciale di Crotone della Guardia di Finanza, Antonio De Biase e il Tenente Marco Currao, del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Crotone.