Università Magna Graecia: assemblea autogestita dagli studenti
Si è tenuta oggi presso l’aula magna C dell’università degli studi Magna Graecia di Catanzaro una gremita assemblea autogestita dagli studenti. All’Ordine del giorno numerosi punti, che spaziano dal diritto allo studio alla riduzione delle borse per le specializzazioni, alla mancata Intesa tra Università e Regione. Ad aprire i lavori assembleari è stato Eugenio Garofalo, componente in seno al Senato Accademico, che nel soffermarsi sul diritto allo studio e sul taglio delle borse delle scuole di specializzazione ha spiegato ai presenti come “A seguito degli tagli nazionali che hanno comportato una riduzione del 10% delle borse previste il nostro ateneo è stato fortemente penalizzato. In particolare alcune scuole si sono viste assegnare solo due posti. Ciò comporterebbe per il prossimo anno accademico la perdita dell’autonomia della scuola”. Uno scenario triste quello che si è aperto per l’ateneo di Catanzaro.
“Mi appello - ha continuato Garofalo nel corso del suo intervento- alla sensibilità della Regione Calabria affinché provveda a finanziare le borse che sono state soppresse dai tagli ministeriali in modo da permettere a molti giovani di potere continuare a formarsi nella anche dopo la laurea, all’interno della propria terra. Garofalo, con molta determinazione, è intervenuto anche sulla questione ARDIS, casa dello studente e diritto allo studio. Critico è stato anche Giuseppe Mazza, componente del CdA, soffermandosi sulla particolare condizione dell’ateneo Calabrese giovane di età.
“Al momento il ministero premia con punti organici gli atenei più vecchi e spesso meno virtuosi. Ciò a causa della carenza del turn over. È necessaria una più attenta programmazione nazionale in quanto l’ateneo catanzarese pur giovane risulta uno dei pochi in termini qualitativi”. Damiano Carchedi, consulta studenti area giuridica, invita alla partecipazione attiva di tutta la popolazione studentesca ad agire nell’interesse dell’ateneo. Tanti altri sono stati gli interventi a seguito dei quali si è aperto il dibattito. “Siamo a pronti a manifestare per difendere i nostri diritti”, questo quello che gli studenti gridavano a gran voce. I lavori assembleari riprenderanno giorno 15 maggio alle ore 12 per una grande assemblea di ateneo. Insomma gli studenti sono stanchi e sul piede di guerra a causa dei continui tagli. Pretendono risposte in tempi celeri.