Scalea: esenzione ticket senza diritto, 53 denunciati

Cosenza Cronaca

Sono 53 le persone denunciate a Scalea dalla Guardia di Finanza per truffa ai danni del sistema sanitario e falso. L'accusa loro rivolta è di aver ottenuto il tesserino di esenzione dal pagamento dei ticket sanitari senza averne diritto. L'indagine svolta dai finanzieri in sinergia con la Procura della Repubblica di Paola, ha preso in esame 3827 autocertificazioni. Incrociando i dati sono emerse le posizioni irregolari di quanti avevano beneficiato, illegittimamente, dell'esonero dai ticket.

h 15:42 | I finanzieri della tenenza di Scalea hanno concluso una capillare indagine nel comparto della spesa pubblica, volta alla ricerca e repressione di frodi in danno del sistema sanitario nazionale. 53 le persone denunciate per truffa e falso, per avere illegittimamente beneficiato dell’esonero del pagamento del ticket sanitario. L’indagine, svolta in costate sinergia con il sostituto procuratore della repubblica di Paola ha consentito di portare alla luce una particolare ipotesi di frode finalizzata all’ottenimento del tesserino di esenzione relativo alla partecipazione alla spesa sanitaria.

Sono state esaminate 3827 autocertificazioni presentate dai soggetti che hanno richiesto ed ottenuto il tesserino di esenzione per la categoria e02 - (disoccupati e familiari a carico con reddito familiare inferiore ad euro 8.263,31, incrementato ad euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico), verificando, per ognuna, la sussistenza dei redditi per rientrare nei parametri richiesti per l’esenzione in argomento.

Avuta contezza dell’effettiva fruizione - nel corso del 2011 - di prestazioni sanitarie in esenzione dal pagamento del ticket per motivi di reddito ed identificata la composizione del nucleo familiare di appartenenza dei beneficiari, sono scattati i relativi accertamenti. Incrociando gli elementi individuati sono emerse 53 posizioni irregolari relative ad altrettanti soggetti che avevano attestato, per evitare il pagamento del ticket relativo alla partecipazione alla spesa sanitaria, una situazione reddituale non veritiera e che sono stati segnalati alla procura della repubblica di Paola.

In un contesto di incrementata sensibilità dell’opinione pubblica verso tali tematiche, appare quanto mai prioritario l’impegno del corpo nell’individuare quei cittadini che si rendono protagonisti di condotte fraudolente finalizzate all’illecito drenaggio di risorse pubbliche, risorse sempre più ridotte e proprio per questo da monitorare affinché siano destinate solo a chi ha i requisiti per ottenerle.