La mostra di Renata Lorecchio nella casa comunale: arte e cittadini si avvicinano
Il palazzo Comunale ha ospitato, ieri sera, una particolare ed apprezzata mostra della artista Renata Lorecchio. L'assessore alla Cultura Antonella Giungata ha fortemente voluto che la casa comunale ospitasse le opere dell'artista crotonese il cui lavoro si concentra, in particolare, sullo sbalzo del rame. I lavori incisi sul rame di Renata Lorecchio rimandano al tempo antico delle figure magno greche, ricalcandone i simboli nel loro significato originario che si fondano una affascinante commistione tra sacro e profano.
I soggetti lavorati con tecnica a sbalzo fanno capo alle grandi scuole filosofiche con chiari riferimenti al pitagorismo ed alla tradizione che da essa ne è derivata. Bellissime le produzioni come le "Radici della Vita", la figura simbolica della vita a forma di albero nella sua piena fioritura. Il tronco è idealizzato da una figura femminile interrata fino al grembo per distribuire le essenze vitali ai rami che daranno successivamente frutti.
Suggestiva l'immagine di S. Michele Arcangelo che guida le persone verso la consapevolezza del mondo spirituale. Un'opera capace di aprire la mente a nuovi modi di pensare e di infondere coraggio. La mostra allestita nell'atrio del palazzo comunale è stata visitata da un numeroso pubblico che ha avuto modo di apprezzare come Renata Lorecchio è capace di descrivere, attraverso le sue opere la figura femminile. La donna che dona le proprie energie, che lavora senza perdere nulla del suo aspetto e della sua femminilità.
Soddisfatta l'assessore alla Cultura Antonella Giungata che sta proponendo questo singolare esperimento dell'apertura del palazzo comunale a mostre ed eventi culturali. "Di questo palazzo intendiamo aprire le porte, anzi spalancarle all'arte perché la casa comunale è un luogo ideale dove avvicinare i cittadini alla cultura. Un palcoscenico per promuovere il talento di grandi artisti che arricchiscono il panorama culturale della nostra città" ha dichiarato l'assessore Antonella Giungata.