Asp Catanzaro: giornate formative dedicate ad alcune patologie e alle loro complicanze
Proseguono le attività formative organizzate dall’unità operativa Formazione e Qualità dell’Asp di Catanzaro con un fitto calendario che, nella giornata di lunedì scorso, ha visto tenersi, in collaborazione con l’unità operativa Medicina Interna del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, attualmente diretta dal dott. Francesco Gullo, il corso su “Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare”. La TVP, ostruzione, parziale o completa, di una o più vene del circolo profondo degli arti inferiori (e /o delle vene della pelvi ) o superiori, è un evento frequente che può complicare il decorso di interventi chirurgici, politraumatismi, malattie autoimmuni e neoplastiche, ma che può presentarsi anche in soggetti in buone condizioni di salute, esistono infatti individui geneticamente predisposti alla trombosi che possono sviluppare la malattia anche in giovane età e senza rilevanti concause. L’EP, causata dalla migrazione nel circolo arterioso polmonare di un trombo venoso profondo o di suoi frammenti, è la sua immediata e temibile complicanza. In considerazione del fatto che molti degli esami di laboratorio utili ad identificare tali soggetti sono complessi e costosi, è necessario che il medico aggiorni le proprie conoscenze per poterli richiedere ed interpretare in modo corretto. Oggi è possibile pervenire con sicurezza e rapidità alla diagnosi di trombosi venosa profonda, pertanto conoscere i pregi, ed anche i limiti, degli strumenti diagnostici a disposizione costituisce l'indispensabile premessa per una corretta terapia.
“Le infezioni periprotesiche” è l’argomento invece delle due giornate formative in programma per venerdì 17 e sabato 18 maggio, nel corso delle quali saranno approfonditi gli aspetti legati ai diversi fattori di rischio in conseguenza di un impianto ortopedico e sulla profilassi antibiotica e ambientale, con la discussione di casi clinici. L’infezione periprotesica, nonostante il miglioramento delle tecniche chirurgiche, dell'asepsi e della profilassi, è la complicanza più temibile di un impianto protesico, poiché la superficie metallica dell’impianto costituisce un terreno ideale per la crescita dei batteri al riparo dalle difese immunitarie dell’organismo. Inoltre, la crescente selezione all’interno degli ospedali di ceppi batterici resistenti alla maggior parte degli antibiotici convenzionali pone grandi problemi relativi a una corretta profilassi ed al trattamento medico delle infezioni delle protesi articolari. E’ perciò di fondamentale importanza acquisire quelle competenze necessarie per limitare al massimo questa temuta complicanza e le pericolose conseguenze che ne possono derivare. Nel gruppo dei docenti, oltre al direttore dell’unità operativa Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Lamezia Terme e anche responsabile scientifico, dott. Cesare De Rosa, sarà presente anche il Prof. Giorgio Gasparini, direttore della Cattedra di Ortopedia e Traumatologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, nonché direttore dell’unità operativa Ortopedia e Traumatolgia dell’Azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini”.
Una giornata di studio dedicata a “Le sindromi talassemiche inquadramento clinico, diagnostico e terapeutico” è prevista per venerdì 24 maggio, con la collaborazione dell’unità operativa Cardiologia-Utic dell’ospedale di Lamezia Terme, diretta dal dott. Antonio Andricciola. Le talassemie, malattie ereditarie del sangue, causano una produzione insufficiente di globuli rossi sani e di emoglobina. L’emoglobina è una proteina ricca di ferro presente nei globuli rossi, che trasporta l’ossigeno a tutte le parti del corpo. I pazienti affetti da talassemia possono presentare un’anemia lieve o grave. Questa condizione è causata da un numero di globuli rossi inferiore rispetto alla norma o da una quantità insufficiente di emoglobina nei globuli rossi stessi. Le sindromi talassemiche colpiscono sia il sesso maschile che quello femminile e vengono diagnosticate attraverso esami del sangue. I disturbi sono trattati con trasfusioni di sangue, farmaci e trapianti di midollo. Le cure per la talassemia hanno conosciuto notevoli progressi negli ultimi anni. I pazienti affetti da talassemia ora vivono più a lungo e hanno una migliore qualità di vita. Tuttavia, sono frequenti le complicanze legate alla malattia e al suo trattamento, argomenti che saranno affrontati con il contributo di medici specialisti in Radiodiagnostica e cardiologia dell’Asp di Catanzaro e del dott. Gerardo Mancuso, specialista di Medicina Interna e direttore generale della stessa Asp.