Acqua: potabilità dell’invaso Alaco, se ne discute a Vibo
Si è tenuta presso la sede della’azienda sanitaria di Vibo Valentia, la riunione tra il commissario straordinario Maria Pompea Bernardi e i responsabili di alcune associazioni cittadine, per fare il punto sull’emergenza acqua che interessa 400 mila cittadini calabresi residenti in 80 comuni tra Catanzaro e Vibo Valentia. Un lungo incontro, dei tecnici Asp con i rappresentanti di Codacons, città aperta, adoc, comitato pro sere e l’associazione compresi gli ultimi, il tema più scottante per la comunità vibonese, ovvero, la potabilità dell’invaso Alaco e i controlli che vengono effettuati dalle autorità preposte in merito al controllo della potabilità dell’invaso.
Un dialogo serrato tra i partecipanti al tavolo che ha portato comunque i rappresentanti delle associazioni ad affermare che il lavoro svolto dall’Asp in questi mesi è stato proficuo anche se c’è ancora molto da fare. La richiesta da parte delle associazioni è una sola “a che punto è la salubrità dell’acqua?”. In merito a questo quesito, la Task Force dell’Asp che si occupa di questo problema, ha risposto, rendendo noto che sul sito dell’azienda sanitaria sarà pubblicato il report delle analisi effettuate dall’Arpacal, dal 2011 al 2012, comprese quelle relative ai prelievi dell’acqua grezza.
I tecnici dell’Asp hanno comunque evidenziato delle forti responsabilità dei comuni, nella gestione della rete idrica locale e dei serbatoi. “A questi comuni inoltre – ha precisato la Bernardi – è stato più volte inviato un sollecito per ottenere i Piani di autotutela delle acque, ma mancano ancora 17 Comuni, per i quali prossimamente si farà partire una diffida con sanzione pari a 60mila euro”.
Tra le tante proposte avanzate dai responsabili delle associazioni cittadine, c’è stata la proposta di Claudio Cricenti del Codacons, secondo il quale “si dovrebbe stilare un protocollo tra Asp e associazioni di categoria, al fine di condividere una comunicazione costante”. Dal canto suo, il commissario straordinario dell’asp, Bernardi, si è detta disponibile ad accogliere tutte le istanze presentate dalle associazioni presenti per fare da tramite con la Regione Calabria ente competente in materia e di continuare a mantenere un dialogo costruttivo con i cittadini per il bene della collettività.