Vibo, Rosanna Scopelliti riceve premio del Rotary per suo padre
“E’ per me un onore ricevere questo riconoscimento, segno che, finalmente, il ricordo di mio padre e del suo sacrificio sta cominciando ad entrare, finalmente, nel patrimonio di civiltà di questo paese”. Lo ha dichiarato l’On. Rosanna Scopelliti, deputata del Popolo della Libertà, figlia del giudice Antonino Scopelliti, alto magistrato ucciso dalla mafia nel ’91 mentre si apprestava a sostenere la pubblica accusa nel maxi-processo (quello istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino) in Cassazione, ricevendo il massimo riconoscimento della Fondazione Rotary, il premio PHF (Paul Harris Fellow, ndr), in una pubblica cerimonia tenutasi sabato 25 maggio a Vibo Valentia, alla presenza di autorità e tanti studenti.
Nel corso dell’evento, il Rotary Club di Vibo Valentia ha voluto tributare anche un personale premio all’On. Scopelliti, che da Presidente della Fondazione “Antonino Scopelliti”, “mantiene ardente il fuoco della memoria dell’eroico padre”.
All’arrivo della parlamentare presso l’Hotel 501,sede del convegno Rotary, un piccolo fuori programma: accortasi dei lavoratori cassintegrati senza stipendio che protestavano davanti all’ingresso dell’Hotel, l’On. Scopelliti è scesa tra i lavoratori per ascoltare direttamente le loro proteste. Un incontro vero, privo di retorica, con la giovane deputata che è rimasta a lungo a sentire i drammi di quelle persone e delle loro famiglie, causando un notevole ritardo nell’inizio del convegno, ma che ha colpito talmente i lavoratori che alla fine le hanno dedicato un lunghissimo e sentito applauso, cosa non proprio comune per i rappresentanti delle Istituzioni in questi tempi di antipolitica.
Ma è proprio nella giornata di sabato 25 maggio che la deputata calabrese ha voluto, nella sua veste istituzionale, incontrare alcune importanti realtà delle Forze dell’ordine del vibonese. Nel pomeriggio ha voluto infatti recarsi presso il GOC - Gruppo Operativo Centrale dell’Arma dei Carabinieri calabrese, facendo visita a quella che è la base dello Squadrone eliportato “Cacciatori” di Calabria, nucleo speciale dell’Arma dedito alla “caccia” dei più pericolosi ‘ndranghetisti calabresi. Ad accogliere l’On. Scopelliti il Colonnello Patrizio La Spada, Comandante del GOC, il Capitano Angelo Zizzi, comandante Squadrone “Cacciatori”, e diversi “cacciatori” dell’Arma. Nel corso della visita, l’On. Scopelliti, che è anche componente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, ha potuto constatare personalmente quelli che sono gli straordinari “numeri” dell’attività dello squadrone nel 2012, ovvero 14 latitanti arrestati, 30 bunker/rifugi rinvenuti, 74 arresti per armi/droga, 15311 piante di canapa indiana rinvenute (azioni militari svolte a volte da protagonisti, altre a supporto dell’Arma territoriale).
Successivamente la deputata del Popolo della Libertà ha voluto recarsi personalmente a visitare il Complesso Penitenziario di Vibo Valentia. Ad accoglierla il Commissario Domenico Montauro, Comandante Polizia Penitenziaria di Vibo Valentia e numerosi appartenenti al corpo. “Ho voluto essere personalmente qui – ha detto la deputata – per toccare con mano quelli che sono i problemi dei poliziotti penitenziari, costretti a lavorare in condizioni veramente disagiate, con un organico a volte sotto il minimo e con tanti piccoli e grandi problemi giornalieri da affrontare.”. “E’ mia intenzione – ha incalzato l’On. Scopelliti – raccogliere i feedback dal territorio e dagli operatori di pubblica sicurezza, per trasformarli in proposta legislativa. Solo così potremo, finalmente – ha concluso – dare risposte alle tante, tantissime esigenze di operatività che ci pervengono ogni giorno dalle Forze dell’ordine”.