Il catanzarese Francesco Caroleo presenta il libro “La rosa alata” a Milano
La rosa come metafora dell’inganno della vita che dietro la sua grazia vuole nascondere, o meglio rivelare, il dolore dell’esistenza umana. L’intima complementarietà di bene e male è al centro del libro “La rosa alata”, fatica letteraria del catanzarese Francesco Caroleo pubblicata da La Rondine Edizioni che, dopo essere stata presente al Salone Internazionale di Torino, sarà presentato venerdì 31 maggio, alle ore 19, all’Henry’s Cafè di Milano, in viale Col Di Lama, 4 nei pressi di Piazza XXIV maggio. L’aperitivo culturale vedrà intervenire, oltre all’autore, anche l’educatore e cantautore Giovanni Talarico.
Si è soliti considerare il bene e il male come due aspetti distinti e separati, ma in verità c’è qualcosa di sottile e impercettibile che lega queste due entità così tanto differenti. E’ nella vita quotidiana che bene e male convivono, divenendo co-protagonisti di ogni entità, storia o situazione, “il punto zero” attraverso cui analizzare la realtà stessa. Ed e’ proprio da questa concezione che ha avuto origine il romanzo “La rosa alata” (di mezzo Dio e di mezzo Diavolo)” in cui l’antitesi contenutistica e l’ossimoro formale sono gli affascinanti protagonisti. Come la vita, anche Caroleo si prende il lusso di fare una promessa che non vuole mantenere: la leggerezza (alata) e la delicatezza sono qualità di una rosa di shakespeariana memoria, che quindi è un oggetto staccato dal suo nome ed esistente indipendentemente da esso. La vita è dolorosa, è irta di sofferenze, è un’inesorabile marcia verso la morte, ma è intensa, è appassionata, è una lotta continua sempre sostenuta dai più forti sentimenti, come l’amore, l’odio, la gioia e l’indignazione. Ecco allora che esplode di fronte agli occhi di tutti la complementarità costitutiva della rosa: mezzo Dio e mezzo Diavolo.
Sono le lotte fra gli opposti – e già i greci lo avevano insegnato col matrimonio fra il deforme Efesto e la bellissima Afrodite – che danno senso e fascino all’esistenza: nella rosa il movimento contrastivo del Caos preserva l’uomo dalla perfetta immobilità della morte. “La rosa alata” si compone di 84 racconti da leggere tutti d’un fiato che, grazie alla loro musicalità, racchiudono tra le righe anche uno stile poetico. “Le storie che racconto sono frutto della mia fantasia – commenta l’autore - sono surreali, nascondono aspetti magici e simbolici. L’alone magico e l’aspetto onirico sono, però, strutturati in modo tale da rimanere sempre ben ancorati alla realtà”. Facendo dono al lettore della sua rosa, Caroleo coglie nel sottile dualismo tra bene e male la chiave per suggerire la propria verità.