Fp - Cgil su manovra del Governo

Catanzaro Attualità

In una nota, il segretario della Fp-Cgil Calabria, Antonio Meliti, dichiara:"Il Governo di centro-destra ha scelto di far pagare la crisi economica sempre agli stessi: ai lavoratori dipendenti pubblici e privati , ai pensionati , calando la mannaia su redditi gia' agli ultimi posti rispetto alla media europea. La quasi totalita' della Legge Finanziaria che si appresta a varare il Governo Berlusconi -Tremonti gravera' per oltre 27 miliardi di euro sulle spalle della Pubblica Amministrazione"."Ogni lavoratore dipendente avra' una perdita secca di circa 280 euro al mese: circa 200 per tagli al salario accessorio e 80 per il rinvio del rinnovo dei contratti nazionali . Se consideriamo che un lavoratore pubblico percepisce ,mediamente, 1.300 euro al mese, il taglio al suo stipendio e' di circa il 20% . Una cifra enorme - dice -, se paragonata all'obolo che verrebbe da deputati, senatori che di stipendio assommano oltre 16 mila euro al mese: fa rabbia pensare che i tagli ai costi della politica sono pochi spiccioli; e su quale indennita', in particolare, visto che gli onorevoli ne hanno tante e varie di indennita' misura populista e di pura propaganda per poter affermare che tutti contribuiscono alla crisi .E non si pensa, invece, a eliminare enti inutili, ridurre drasticamente i numeri che compongono le assemblee elettive ad ogni livello, ridurre al minino le consulenze di vario tipo che il piu' delle volte nascondono lauti stipendi per politici trombati e stuoli di mestieranti della politica. E dire - aggiunge - che sino ad aprile il Governo strombazzava su tutti i media che la nostra economia era in buona salute . Poi dopo la crisi della Grecia non si e' potuta piu' nascondere la verita'. Il Governo continua a decidere misure che hanno come destinatari un unico blocco sociale: quello dei lavoratori, dei pensionati . Non si colpisce la rendita, i grandi patrimoni, i ricconi, gli evasori. Un lavoratore dipendente paga mediamente di tasse il 33% di quanto guadagna; le rendite di chi specula vengono tassate del 12%. Una riforma equa dovrebbe portare in equilibrio questo enorme divario. Una grande sforbiciata riguardera' le Regioni alle quali si chiedono sacrifici pesanti sulla spesa sociale ed in particolare sulla spesa sanitaria. In Calabria - conclude - i sacrifici saranno lacrime e sangue a causa della gia' pesante situazione dovuta all'enorme debito ed alle misure legate al piano di rientro".