Anaao-Assomed Calabria Borse di specializzazione all’università di Catanzaro
La Segreteria Regionale Anaao-Assomed di concerto con la componente Anaao Giovani esprime la propria soddisfazione per la decisione della Giunta Regionale di integrare i contratti di formazione specialistica per l’imminente concorso con 5 borse aggiuntive al fine di evitare che, tali scuole vengano accorpate il prossimo anno accademico.
Questa iniziativa, seppur utile nel breve termine a mitigare gli effetti disastrosi del processo di accorpamento e riduzione dei posti disponibili, rimane tuttavia una soluzione parziale che necessita di ulteriori provvedimenti . A nostro avviso la classe politica regionale dovrebbe impegnarsi a perseguire, a livello ministeriale, una battaglia che porti alla restituzione completa dell’autonomia all’Università di Catanzaro per quanto concerne le scuole di specializzazione, attraverso un provvedimento che riveda l’accorpamento allo stato vigente per altre 12 tipologie di scuola. Questa strada è perseguibile se teniamo presente quanto avvenuto di recente all’Università “Vita-Salute“ San Raffaele di Milano che, pur a seguito di un grave dissesto economico-finanziario, con relativo cambio di proprietà, dopo vibranti iniziative di protesta, con il Decreto Ministeriale 16 maggio 2013 n. 393 si è vista restituire l’autonomia per le scuole che erano già state accorpate.
A sostegno di questa necessità vi è il fatto che l’Università di Catanzaro è l’unico caso in Italia di accorpamenti extraregionali (nelle altre sedi gli accorpamenti vengono, con rare eccezioni, realizzati tra Università della stessa Regione), rendendo di fatto persi molti dei posti aggregati. Difatti, per intuibili ragioni logistiche-economiche, rese ancor più evidenti dall’attuale crisi, molti giovani medici preferiscono partecipare al concorso in altra sede autonoma piuttosto che essere costretti a fare la spola tra sede centrale e Catanzaro in caso di frequenza a scuola accorpata.
Pertanto, se si vuole veramente intervenire a tutela dell’Università e delle famiglie calabresi, la restituzione dell’autonomia alle scuole di specializzazione accorpate dovrà essere il prossimo obiettivo dell’azione politica e la fattibilità dell’intervento è testimoniata dal risultato ottenuto dal San Raffaele.
Vero è che, a favore di quest’ultimo, ha giocato il ruolo di primissimo piano che la suddetta Struttura esplica nel contesto didattico, di ricerca e soprattutto clinico-assistenziale a livello lombardo e nazionale, a cominciare da un Pronto Soccorso che “copre” h24 un bacino di 800.000 abitanti nell’hinterland meneghino. Il tutto corroborato da una strettissima integrazione con le strutture ospedaliere pubbliche viciniori, che permette una reale rete formativa integrata universitario-ospedaliera, utile anche ad aumentare il peso delle infrastrutture didattiche che poi determina il numero di borse e, quindi, l’autonomia delle singole Scuole. Elemento, quest’ultimo, tanto più importante alla luce della imminente riforma dell’accesso alle Scuole di Specializzazione, che dall’anno prossimo prevede, in analogia al nuovo criterio di selezione in vigore da quest’anno per l’ammissione alla Facoltà di Medicina, una graduatoria unica nazionale per tipologia di Scuola. Naturalmente tutto ciò avviene nell’ambito di una illuminata e previgente programmazione regionale, non dettata dall’emergenza casuale, ma tarata su scientifici parametri di analisi epidemiologica e territoriale del rapporto domanda/offerta di prestazioni specialistiche. Stiamo parlando, com’è noto, di un modello, quello lombardo, unanimemente riconosciuto virtuoso e culturalmente affine all’attuale Governo Regionale.
Per concludere, ribadiamo al Presidente Scopelliti la nostra disponibilità a promuovere un tavolo tecnico che si occupi di realizzare una programmazione reale delle richieste di nuovi specialisti che sia coerente con l’offerta occupazionale e con la situazione pensionistica del territorio.