Cosenza: Don Mazzi in visita al sindaco Occhiuto
Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, ha fatto ieri pomeriggio a Palazzo dei Bruzi al sindaco Mario Occhiuto, alla presenza anche del presidente del Consiglio comunale Luca Morrone e del capo di gabinetto Carmine Potestio, oltre che dei collaboratori dello stesso don Mazzi.
"Con il fare diretto e semplice per cui abbiamo imparato a conoscerlo - si legge in una nota del Comune di Cosenza - attraverso la sua partecipazione a note trasmissioni televisive, don Antonio Mazzi (84 anni e non sentirli affatto) ha chiesto al sindaco Occhiuto la disponibilità dell'Ente a dare in uso una struttura comunale che possa diventare quel centro d'ascolto che, ha detto il sacerdote, pure in mancanza del sostegno del Municipio, l'associazione Exodus aprirà comunque a Cosenza entro il prossimo autunno.
"I ragazzi di oggi sono più sensibili che intelligenti, si suicidano per un 4 in matematica o perché vengono isolati. Non sono drogati bensì borderline - ha affermato il prete conoscitore del mondo dei giovani - A noi, per questi motivi, si rivolgono tante mamme disperate che hanno bisogno di essere prima di tutto ascoltate".
Il sindaco Mario Occhiuto ha garantito che la vicinanza dell'istituzione Comune c'è. Non manca, insomma, la volontà politica e umana di fornire un supporto logistico a questa importante associazione che si occupa da tempo, in prevalenza, dei problemi delle tossicodipendenze ma, ha precisato tuttavia il primo cittadino, occorrerà verificare che questo sostegno possa rivelarsi fattibile dal punto di vista tecnico, considerando le difficoltà che i Comuni italiani attraversano al momento e, nella fattispecie, la situazione di pre-dissesto finanziario che riguarda il Comune di Cosenza.
Il prossimo passo sarà una richiesta ufficiale dell'Associazione di don Mazzi, da presentare al protocollo comunale con la descrizione del progetto che prevede, fra le altre cose, dei concerti itineranti di presentazione dell'iniziativa che toccheranno senza dubbio, ha chiosato don Antonio Mazzi, anche una piazza di Cosenza."