Gioco d’azzardo, Magarò: “il nostro impegno è contrastare queste diaboliche macchinette”
Con l’approvazione dell’Ordine del Giorno presentato da Salvatore Magarò, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta, il Consiglio Regionale della Calabria, prima regione in Italia, ha aderito e sottoscritto il Manifesto dei Sindaci per la Legalità contro il gioco d’azzardo, promosso da Terre di Mezzo e da Lega delle Autonomie locali, con l’obiettivo di mettere in campo ogni iniziativa utile a limitare la diffusione indiscriminata di slot, videopoker VLT ed altri congegni che assegnano in modo aleatorio vincite di premi in natura o in denaro, poiché questi tipi di apparecchi producono più facilmente dipendenze dal gioco d’azzardo.
“L’adesione della Calabria al Manifesto dei Sindaci per la Legalità contro il gioco d’azzardo è soltanto il primo di una serie di provvedimenti ed atti amministrativi che intendiamo portare avanti per arginare anche nella nostra regione, la diffusione incontrollata e preoccupante dei giochi d’azzardo e delle patologie da dipendenza ad essi connesse» afferma il consigliere Salvatore Magarò.
«Il nostro impegno – aggiunge il Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta - è finalizzato a contrastare il dilagare di queste diaboliche macchinette che accettano puntate in denaro e che si trovano ormai dovunque, anche alla portata dei minori, non soltanto in virtù delle gravi ripercussioni che il fenomeno procura agli individui ed alle loro famiglie, minando la coesione sociale e gettando le persone sul lastrico, ma anche per prevenire e combattere il rischio di infiltrazione nell’industria del gioco d’azzardo da parte della criminalità organizzata, peraltro già emerso nell’ambito delle tante inchieste giudiziarie che dimostrano come la ‘ndrangheta gestisca in maniera diretta, illecita ed occulta, centinaia di apparecchi, garantendosi lauti guadagni ed alimentando anche altri gravi reati quali il riciclaggio, l’usura e l’evasione fiscale.
La nostra ambizione è quella di redigere un progetto di legge nazionale che venga prima approvato dal Consiglio Regionale e che sia successivamente presentato alle Camere, ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione che espressamente consente alle regioni di sottoporre al Parlamento proprie iniziative legislative.
Nel frattempo la Commissione contro la ‘ndrangheta sta collaborando con la Commissione Sanità, competente in materia, per la stesura di un progetto di legge regionale attraverso il quale introdurre in Calabria specifiche restrizioni e limitazioni alla diffusione del gioco d’azzardo.
In particolare, la nostra proposta prevede che il rilascio delle autorizzazioni per l’installazione dei suddetti apparecchi, sia subordinato al rispetto dei seguenti vincoli:
o ubicazione in luoghi non destinati a servizio pubblico;
o il locale da adibire a sale da gioco e di attrazioni deve avere la destinazione a uso commerciale e non essere confinante con edifici di civile abitazione;
o ubicazione in luogo con dotazione minima di parcheggi nel rispetto dello strumento urbanistico vigente del Comune;
o ubicazione in luoghi in cui non vi sia alto traffico pedonale;
o ubicazione in luoghi lontano dai percorsi casa–scuola;
o presenza di adeguata documentazione di previsione di impatto acustico;
o l’installazione degli apparecchi utili al gioco deve essere prevista esclusivamente all’interno dell’esercizio di sala giochi;
o l’ubicazione in luoghi che non attirino, in qualsiasi modo, l’interesse di bambini e adolescenti;
o l’ubicazione a non meno di 300 metri da luoghi di culto, intendendosi come tali anche i cimiteri;
o l) l’ubicazione a non meno di 300 metri da giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati;
o m) il divieto di installazione di apparecchi da gioco nelle aree balneari attrezzate ed in prossimità delle spiagge, nonché nelle località turistiche montane;
o n) il divieto di installazione di apparecchi da gioco a meno di 100 metri da sportelli Bancomat o uffici postali o esercizi di Compro Oro;
o o) il divieto di installazione di apparecchi da gioco all’interno di circoli privati o di associazioni;
o p) il divieto di installazione di apparecchi da gioco nelle aree di servizio delle autostrade.
Inoltre – conclude Salvatore Magarò – per rafforzare la nostra attività di contrasto al dilagare del fenomeno del gioco d’azzardo patologico, abbiamo sensibilizzato sul problema tutti i sindaci calabresi, ai quali ho inviato una lettera per invitarli espressamente ad utilizzare ogni strumento legalmente disponibile per limitare l’apertura di nuove sale giochi, anche attraverso la discrezionalità riservata ai comuni nei sistemi locali di tassazione, adoperando cioè le leve fiscali in maniera tale da aumentare le imposte a quegli esercizi che ospitano sale da gioco”.