Festa Repubblica: partecipa il sindaco di San Marco Argentano

Cosenza Attualità
Reppucci, Termine

Alla festa della Repubblica, che si è tenuta ieri a Cosenza al cospetto del prefetto Antonio Reppucci, ha partecipato anche il sindaco Alberto Termine, in rappresentanza di tutta la cittadinanza sammarchese. Una ricorrenza di grande importanza e significato, proprio in un momento in cui sembra che i valori dell'unità nazionale siano posti dopo gli interessi particolari e regionalistici di alcune zone della nostra splendida Italia. "Sentirsi parte integrante delle istituzioni, altamente rappresentate in questa occasione dai vertici delle autorità statali, civili, militari e religiose della nostra provincia, ha accentuato in me quel senso di appartenenza e di impegno che richiede a noi tutti l'essere cittadini italiani. Se oggi ricorreva il 46° anniversario dell'istituzione della Repubblica Italiana, tra meno di un anno festeggeremo i 150 anni dell'unità d'Italia. Per noi tutti, questo momento storico dovrà rappresentare il nucleo aggregatore verso cui ognuno dovrà tendere per rafforzare orgogliosamente la nostra appartenenza allo Stato ed il nostro orgoglio di cittadinanza". La dichiarazione del primo cittadino di San Marco Argentano rimarca il senso delle parole espresse in questi giorni dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che chiede attestazioni concrete di unità e di spirito di sacrificio a tutti gli italiani. "Mi complimento con il Prefetto di Cosenza per aver organizzato e coordinato con grande perfezione la manifestazione di Piazza XI Settembre e ne approfitto per ringraziare e attestare la mia stima personale e istituzionale a tutti i rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine, che quotidianamente si adoperano per fare della nostra Repubblica un esempio di grande democrazia e alta istituzione. Ci auguriamo di avere presto il Prefetto Reppucci in visita ufficiale nella nostra cittadina, affinché egli possa raccogliere l'abbraccio della gente dell'Esaro, espressione nutrita di afflato e orgogliosa appartenenza dei sammarchesi per le istituzioni e per lo Stato in particolare".