Lamezia, Pd: “La crisi mette a dura prova gli enti locali”
"Quanto sia grave la crisi calabrese e quanto questa crisi sia strettamente connessa con i processi di decadimento della democrazia in tutte le sue forme lo si evince dai problemi che ogni giorno si manifestano nella nostra regione". Queste considerazioni, secondo quanto si legge in un comunicato del Pd, sono state alla base di un incontro, che si e' tenuto a Lamezia nella sede del Partito Democratico, convocato da Giovanni Puccio e Peppino Vallone con i 5 responsabili provinciali della Consulta dei Sindaci. "Dal problema della sanita' a quello dell'utilizzo dei fondi europei, - si legge ancora - dell'ambiente, dei rifiuti, dei trasporti, dalla captazione distribuzione e depurazione delle acque, per citarne alcuni dei piu' significativi. Nel corso dei decenni passati l'armatura democratica a partire dagli enti locali territoriali si era rafforzata attraverso la riforma regionalista che aveva lo scopo di avvicinare il legislatore alla realta' e sostenere la rete democratica delle autonomie nella loro funzione amministrativa e di governo territoriale. La crisi dello stato sociale, le politiche dei tagli lineari e i fallimenti del regionalismo mettono a dura prova attivita' e funzioni degli enti locali specie in una realta' cosi' frammentata come la Calabria. Se a questo si aggiunge la poverta', la media dei redditi, si puo' ben capire come sia difficile contenere la deriva della protesta sterile o peggio ancora della rassegnazione".
"Le decisioni prese - e' scritto - rappresentano l'impianto di un percorso che il PD intende avviare nelle prossime settimane. Dalla constatazione di una cosi' dura realta' si e' deciso di convocare le 5 assemblee provinciali degli amministratori, finalizzate a un lavoro di ascolto e di proposta. Occorre lavorare per accompagnare alla proposta politica una cultura e un'esperienza di governo che si e' trasmessa in tante parti dell'attivita' degli enti locali e recuperare un ruolo territoriale e regionalista che nel corso degli anni si e' gravemente indebolito. A conferma di cio' - sostiene il Pd - sta il fatto che i settori strategici della politica regionale, sanita', ambiente insieme a tante altre funzioni, sono commissariate e non rispondono piu' a un principio di legittimita' democratica. Il lavoro da svolgere con le rappresentanze elettive di ogni livello e nelle cinque province calabresi, e' quello di recuperare un profilo programmatico sul quale costruire un nuovo regionalismo e l'esaltazione dei principi di sussidiarieta' e di partecipazione delle comunita' calabresi. Coltivare cosi' un terreno fertile di idealita' e di responsabilita' di cui sono ricche le comunita' della regione". (AGI)