Crotone, Jobel: seminario sull’importanza dei defibrillatori automatici
Può capitare a chiunque, a qualsiasi età. Il cuore che smette di battere e la vita che finisce. Mentre si gioca una partita di calcio, mentre si è a scuola, mentre si sta facendo una passeggiata. Prevenire l’infarto si può e si deve, ma un coretto e salutare stile di vita, in alcuni casi, può non bastare. Il cuore è una macchina affascinante, essenziale, che nasconde però piccole grandi insidie. Leggere disfunzioni o malformazioni che nessun medico ha rilevato e che un giorno all’improvviso si rivelano in tutta la loro drammaticità, con conseguenze spesso mortali. A meno che non si intervenga rapidamente, ma non sempre, e numerose storie ce lo insegnano, i soccorsi riescono a raggiungere in tempo il luogo in cui la persona ha avvertito l’infarto.
Eppure basterebbe avere a disposizione uno strumento piccolo, facile da usare e maneggevole per evitare la morte. Sull’importanza della presenza di defibrillatori automatici nei luoghi ad alta densità di pubblico, si è discusso nel corso di un seminario svoltosi nel Parco Pitagora a Crotone, organizzato dal consorzio di cooperative sociali Jobel, che gestisce la struttura. Il presidente di Jobel, Santo Vazzano, ha annunciato che anche i giardini dedicati al filosofo matematico greco si doteranno presto di questa preziosa apparecchiatura salvavita
All’incontro ha partecipato, tra gli altri, il presidente della Fondazione Marincola, Antonio Marincola, che nel catanzarese opera ormai da tempo nel sociale realizzando progetti che spaziano dalla cultura alla formazione passando anche per la sanità.