Movimento Cinque stelle di Reggio Calabria sulla viabilità cittadina

Reggio Calabria Attualità

Sul ripristino della viabilità nel tratto Bovetto-Aretina, compromessa da una frana nel 2010, sino ad oggi irrisolta nonostante siano passati tre anni, si è tenuta nei locali adiacenti la chiesa di Aretina un'assemblea cittadina in cui il MoVimento Reggio Calabria 5 Stelle ha rappresentato alla comunità dei residenti lo stato degli interventi fino ad ora attuati e quelli ancora in corso di attuazione.

Nelle settimane precedenti alcuni rappresentanti del MoVimento avevano incontrato i vertici dell'ATAM prima, al fine di valutare la possibilità di un percorso alternativo per il servizio di trasporto pubblico, e poi quelli degli uffici tecnici comunali preposti al ripristino della viabilità, da entrambi erano state manifestate ampie disponibilità alla soluzione del problema in tempi rapidi, quindici giorni se non sorgeranno contrattempi.

La partecipazione all'assemblea è stata alquanto cospicua, questo a dimostrazione di quanto vada a incidere nella vita della comunità la ridotta viabilità del collegamento con la città e che costringe persino il servizio di scuolabus a percorrere strade secondarie.

Durante l'assemblea, ad opera dell'architetto paesaggista e attivista del MoVimento Vincenzo D'Africa, è stata illustrata la tecnica di messa in sicurezza delle scarpate mediante gabbioni che consentono la realizzazione di muri di sostegno a gravità.

"L'avvio verso una rapida conclusione di questa pluriennale criticità - si legge in una nota del movimento è la dimostrazione che quando ad attivarsi sono i cittadini in prima persona i risultati sono concreti e immediati. Questo è il modello di cittadinanza attiva che il MoVimento 5 Stelle porta avanti.

Cosa ben diversa dei proclami a vuoto, degli annunci continui, delle delibere inattuate e della corsa a mettere sopra il cappello sui risultati che sono solo e soltanto dei cittadini e non certo dei partiti che considerano le criticità non come problemi da risolvere nell'interesse e per l'interesse dei cittadini ma piuttosto come occasioni di spese ingiustificate da caricare addosso agli stessi cittadini.

Cittadini - conclude la nota - tenuti in ostaggio dei loro stessi problemi per anni con il solo scopo di far crescere l'emergenza giustificando così ulteriori aggravi di spesa".