Calcio: Perrotta,"con la Roma non giocherò più; potrei smettere
Simone Perrotta, il giocatore di origini calabresi, di Cerisano, nel cosentino, è vicino all'addio al calcio. Ci sta pensando, intanto di sicuro non indosserà più la maglia giallorossa. "Sono in una fase di valutazione, ma con la Roma di sicuro non continuo da giocatore". Parole che il campione del mondo del 2006 rilascia a Teleradiostereo. Il centrocampista, classe 1977, ha chiuso la sua avventura con la Roma, durata 9 anni, con quell'ultima partita contro la Lazio nella finale di Coppa Italia persa all'Olimpico.
"Il rammarico mio è l'ultima partita che non doveva finire così, dopo 9 anni non doveva finire così, più che un rammarico è un dolore che difficilmente riuscirò a superare, è solo una partita di calcio, ma non doveva finire così - ha ripreso Perrotta - lo sport ci ha abituato a subire queste sconfitte così cocenti, ma il mio rammarico è che non potrò rifarmi, mi resterà quest'ultima partita anche se nel mio cuore ci sono tantissime altre vittorie, proverò a ricordare quelle". La possibilità di lasciare il calcio e chiudere la carriera è molto più di una semplice ipotesi. "Io non credo di continuare a giocare, perché preferisco finire come ex calciatore della Roma e non come ex di un'altra squadra, volevo finire con questa maglia e credo sia giusto così anche se sto bene fisicamente, ho ancora voglia di giocare e potrei fare altri due anni da qualche altra parte". Con Baldini sarei rimasto? "Non lo so, adesso non voglio parlare di questo, può darsi che la mia storia con la Roma continui in un altro modo, c'è una programmazione che sta andando avanti ed è giusto che il loro progetto vada avanti con i giocatori che loro ritengono validi. Sono entrato in punta di piedi e me ne vado in punta di piedi".
Perrotta chiude parlando della nuova Roma targata Rudi Garcia. "Il prossimo anno sicuramente andrà meglio, peggio è difficile - scherza ma neanche tanto l'ormai ex centrocampista giallorosso -. La Roma è una società che ha una programmazione, una proprietà che spenderà dei soldi per rinforzare la squadra, anche l'allenatore mi sembra una persona perbene, un grande tecnico che ha vinto in Francia con una squadra piccola, ora è arrivato in una grande squadra e potrà ripetersi anche qui".