PdCI Reggio Calabria: aliscafi, disastro annunciato per migliaia di pendolari
“Non ci volevano particolari capacità divinatorie nell’affermare che il nuovo “sedicente servizio” di aliscafi per l’attraversamento dello stretto fosse semplicemente indecente e scandaloso a causa del palese insufficiente numero di corse previste. - È quanto afferma in una nota Ivan Tripodi il segretario cittadino del PdCI di Reggio Calabria - Infatti, come volevasi dimostrare, già stamattina, giorno di esordio del servizio, le proteste, l’indignazione e il malumore sono stati unanimi.
Inoltre, elemento ancor più grave e preoccupante, alcuni pendolari che erano in partenza da Villa San Giovanni ed erano diretti a Messina per andare a lavorare sono rimasti a terra poiché l’aliscafo era già completo. Una situazione incredibile e inaccettabile che mortifica tutti i pendolari. – Continua Tripodi - Se tutto ciò accade nel mese di luglio, figuriamoci cosa potrà accadere da settembre in avanti quando studenti e lavoratori avranno finito vacanze e ferie e le attività saranno a pieno regime…..
Anche da Reggio la situazione non è affatto delle migliori.
Insomma, migliaia di pendolari, lavoratori e studenti in primis, per poter raggiungere il luogo di lavoro o di studio devono sperare nella buona sorte o, peggio, di essere tra i fortunati che riescono ad accaparrarsi per tempo il prezioso biglietto che permette di salire a bordo dell’aliscafo. Una vera e propria follia; una situazione kafkiana e indecente per un cosiddetto paese civile del terzo millennio.
Il disastro preannunciato e puntualmente accaduto ha dei precisi, chiari e inequivocabili responsabili che, come noto, sono: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi (PDL) e la Giunta regionale della Calabria guidata da Giuseppe Scopelliti (PDL). Proprio la giunta Scopelliti, nei giorni scorsi, si è pubblicamente intestata, con inusitato e improvvido orgoglio, la paternità delle scellerate scelte odierne. Una paternità osannata da una pletora di sodali che, evidentemente, visti i fatti, non avevano la benché minima idea del disastro che si stava consumando nella mobilità dello stretto e che colpisce cinicamente la vita quotidiana di migliaia di pendolari e, quindi, delle loro famiglie.
Cosa dicono adesso la giunta Scopelliti e i suoi sodali dopo il palese fallimento di un servizio che ha affossato la già labile circolazione tra le due sponde dello stretto? Ovviamente tacciono poiché non possono dire nulla. Il danno è stato consumato…. Da parte nostra ribadiamo l’assoluta inadeguatezza delle corse previste, numericamente dimezzate rispetto alla Metromare, e chiediamo un autorevole intervento del sempre attento Prefetto di Reggio, dr. Vittorio Piscitelli, affinché rappresenti agli interlocutori romani i concreti rischi di isolamento territoriale e le difficoltà che migliaia di lavoratori e studenti devono ingiustamente affrontare per potere semplicemente raggiungere i rispettivi luoghi lavoro o di studio. – Conclude Tripodi-Una cosa è certa: il disastro provocato dal ministro Lupi e dalla giunta Scopelliti resteranno indelebili nelle menti degli incolpevoli pendolari dello stretto e delle loro famiglie.”
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