Regione: un sito web per ricordare Giorgio Liguori
Contribuire intellettualmente alla crescita culturale e sociale della Calabria nel custodire e trasmettere ai posteri la memoria storica di figure come quella di Giorgio Liguori (1922-1970) e del contesto in cui visse, e' l'obiettivo del sito www.giorgioliguoriperlacalabria.it, realizzato a Perugia da un gruppo di giovani giornalisti e webmaster. Dopo quasi due anni di ricerca e di elaborazione del materiale raccolto, l'allestimento del sito e' pressoche' ultimato e ne viene data notizia ufficiale in occasione del 40* anniversario dell'istituzione delle Regioni a Statuto ordinario avvenuta con le elezioni del 7 giugno 1970. Liguori - spiegano gli ideatori del sito in un comunicato - era un medico prestato alla politica, il primo consigliere regionale della Calabria a morire nell'adempimento del suo mandato. Fu uno dei quaranta consiglieri della Prima Legislatura a far parte della Commissione per l'elaborazione dello Statuto composta da quindici membri; Commissione che opero' quando in Calabria c'era un clima di forti tensioni sociali culminate con i sanguinosi moti di rivolta di Reggio. A sei mesi dall'insediamento del Consiglio regionale, il 21 dicembre, Liguori, mentre si stava recando ad una seduta consiliare, peri' tragicamente in un incidente sull'A3. Di lui non si ebbero notizie per piu' di 24 ore: fu trovato esanime poco distante dalla sua auto finita sotto un viadotto alto diverse decine di metri. Di origini modeste, Liguori, nella sua decennale esperienza politica di convinto democratico cristiano, si batte' per il riscatto sociale del ceto meno abbiente. Visse la politica ispirandosi al "messaggio sociale" di san Francesco di Paola: "il potere va inteso, non come privilegio, bensi' come duro esercizio di servizio nell'interesse del popolo". Avvio' uno sviluppo socio-economico locale basato sul "trinomio agricoltura-industria alimentare-turismo", ma prima di tutto riusci' a realizzare quelle infrastrutture essenziali per il vivere civile e per lo stesso sviluppo, quasi del tutto inesistenti nelle zone piu' depresse della Calabria. In campo sanitario contribui' alla realizzazione di un ospedale e penso' di dotare alcuni comuni dell'entroterra di un attrezzato centro di maternita' con annessa infermeria di pronto soccorso. Anche sul fronte occupazionale fu molto attivo, evitando a non pochi giovani e padri di famiglia di emigrare. Nei sei mesi da consigliere regionale, Liguori si prodigo' a dare la prima "carta costituzionale" alla Calabria, partecipando da convinto regionalista ai lavori della Commissione Statuto operante soprattutto tra l'ottobre ed il novembre '70.Quando fu approvato lo Statuto (marzo '71), il presidente del Consiglio regionale Mario Casalinuovo disse: "Interpretando il pensiero di tutto il Consiglio, desidero elevare un commosso pensiero al collega Giorgio Liguori, morto nell'adempimento del proprio dovere e che oggi idealmente e' qui con noi presente ad approvare la Carta fondamentale della Regione calabrese". Liguori mori' senza percepire nessuna indennita' di carica: la Regione era all'inizio ed ancora non aveva legiferato al riguardo. Cosi' si aggiudico' un secondo "primato", quello di essere stato il primo in Calabria, forse anche l'unico, a morire di politica gratuitamente, lasciando moglie e tre figli minorenni. Per la sua famiglia ed i suoi amici resta una "consolazione" che, in questo periodo di grande sfiducia nei politici, non e' cosa di poco, quella di sapere che la memoria del loro caro e' ancora viva in molte persone ed e' di esempio per le giovani generazioni ed il sito e' un contenitore di questa testimonianza. Oggi, difficilmente verrebbero dedicati scritti, poesie e dipinti in memoria di un politico scomparso, tanto meno, in segno di stima, dato il suo nome ad un neonato. Tutto questo e' accaduto a Giorgio Liguori, la cui morte improvvisa provoco' un grande vuoto tra quanti lo conobbero riponendo in lui le proprie speranze di una vita migliore, frutto di un riscatto sociale avviato che ancora oggi attende il suo compimento.