La Calabria che non c’è consegna pacchero d’argento a Suor Carolina Iavazzo

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A poche settimane dalla cerimonia di Beatificazione di Padre Giuseppe Puglisi, Suor Carolina Iavazzo, collaboratrice del parroco del quartiere palermitano di Brancaccio, barbaramente assassinato dalla mafia nel 1993, sarà il 10 luglio prossimo a Castiglione Cosentino per ricevere il pacchero d’argento, il riconoscimento conferito dal Laboratorio Politico Culturale La Calabria che non c’è sotto gli auspici della Presidenza della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, guidata da Salvatore Magarò.

Il premio, assegnato a coloro che si distinguano particolarmente per il loro impegno nel contrasto alla criminalità organizzata, le sarà consegnato da Monsignor Vincenzo Bertolone, Vescovo di Catanzaro e postulatore della causa di beatificazione del sacerdote palermitano.

«Suor Carolina – spiega Salvatore Magarò – quotidianamente opera a Bovalino, in una terra difficile, dove i tentacoli della malapianta sono duri da estirpare. Nel Centro di aggregazione giovanile intitolato proprio alla memoria di Padre Puglisi, Suor Carolina nel cuore della locride, offre ai ragazzi uno spazio aperto, un luogo di incontro, una valida alternativa alla strada dove spesso la ‘ndrangheta cerca di reclutare nuovi adepti». La manifestazione, ospitata sul sagrato della Chiesa Matrice dei SS. Nicolò e Biagio nel centro storico di Castiglione Cosentino, si svolgerà mercoledì prossimo 10 luglio alle ore 18.

Presenta il giornalista Salvatore Bruno.

L’iniziativa sarà accompagnata dal Coro a cappella diretto dal M° Gianfranco Cambareri del Conservatorio di Musica Fausto Torrefranca di Vibo Valentia guidato da Antonella Barbarossa.