Lavori A3: Raffa, le parate non cancellano i ritardi
"Le grandi parate tese a legittimare le èlite che detengono il potere sociale, economico e, soprattutto, politico, continuano ad essere presenti anche nell'attuale moderna società in cui vengono chieste risposte e non parole". Lo afferma il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, il quale si chiede se "l'abbattimento del diaframma di una galleria potrà mai cancellare le ferite che almeno due generazioni di calabresi hanno dovuto subire per l'inerzia, l'incapacità e i ritardi che continuano a caratterizzare l'ammodernamento del tratto calabrese della Salerno - Reggio Calabria. Generazioni di giovani che hanno perso l'opportunità di vivere in una terra in cui sono rimaste inespresse tutte le sue potenzialità.
Anch'io - aggiunge Raffa - ho preso parte a quell'abbattimento. E in quei pochi minuti, la mia mente ha ripercorso gli interminabili disagi dei calabresi, ma anche dei forestieri diretti nella nostra regione o nella dirimpettaia Sicilia, rimasti per ore intrappolati in lunghe ed estenuanti file, incolonnati in percorsi tortuosi che hanno spesso messo a rischio l'incolumità degli automobilisti; ed è andato alle maestranze, soprattutto a quei lavoratori che hanno perso la vita nell'espletamento dei loro compiti di cantiere". Il Presidente della Provincia di Reggio dice ancora: "Se durante quella cerimonia che ha visto la partecipazione del presidente dell'Anas e di rappresentanti del mondo politico avessi avuto l'opportunità di farlo, avrei detto proprio questo. Non so - rileva Raffa - se in altre latitudini del pianeta la gente sarebbe disposta a subire soprusi come questo. Noi calabresi lo abbiamo fatto, anche perché la sopportazione fa parte della nostra indole di popolo generoso. Nel corso dell'avvenimento di giovedì scorso non sono mancati i convenevoli e, soprattutto, il coro di ringraziamenti all'Anas, a questo o quel personaggio. Per quanto mi riguarda, dirò grazie all'Anas e al suo Presidente solo quando manterranno tutti gli impegni assunti con il territorio, soprattutto quelli che riguardano la provincia di Reggio Calabria. Nello specifico, quando verrà ripristinato il vecchio svincolo di Bagnara; quando , attraverso una corsia del vecchio tracciato Scilla - Bagnara, sarà realizzato il collegamento mare -monte; quando l'Anas ripristinerà le strade provinciali dissestate a causa del sovraccarico d'utenza dovuta alle numerose deviazioni di percorso; quando la città di Reggio Calabria potrà disporre di un segmento di autostrada moderno e sicuro; quando anche la 106 sarà completata e messa in sicurezza. Questo è soltanto il minimo indispensabile - osserva Raffa - per risarcire il nostro territorio che, diversamente dalle aree geografiche del Nord Italia, non ha potuto strutture le occasioni di sviluppo offerte da una moderna e sicura infrastruttura di collegamento viario. Abbiamo, infine, sprecato un'altra importante occasione per dire al Presidente dell'Anas e alle autorità centrali che i reggini e i calabresi non sono sudditi, ma cittadini titolari anche del diritto alla mobilità e allo sviluppo legato alla presenza di efficaci infrastrutture di ingegneria sociale". (Agi)