Mega piantagione di marijuana a Rosarno: famiglia in manette

Reggio Calabria Cronaca

Ieri sera in contrada “Olmelli”, a Rosarno, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, unitamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno arrestato 5 persone, colte nella flagranza del reato di coltivazione di ingente quantitativo di cannabis indica.

I militari, infatti, hanno bloccato 3 persone: Felice Gallizzi, 29enne pluripregiudicato; la sorella Maria Rosa Gallizzi, 28enne incensurata e Giovanni Filardo, 20enne incensurato all’interno di una vastissima piantagione, precedentemente localizzata da un aeromobile dell’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia, costituita da 4020 piante di canapa indiana, dell’altezza media di 1,5 m., fornita di impianto di irrigazione “a goccia”, alimentato da pompa elettrica, su un terreno di proprietà di Domenico Gallizzi 75 anni.

Controllando altri immobili della famiglia Gallizzi, i Carabinieri hanno scoperto un sofisticato essiccatoio suddiviso in 2 aree, di cui una era un vecchio casolare in muratura e l’altra un ricovero naturale coperto da fitta vegetazione. Qui in totale sono state rinvenute altre 1120 piante di cannabis indica, in avanzata fase di essiccazione, pronte per essere immesse nel mercato illecito. Inoltre, abilmente occultati, sono state rinvenute 122 munizioni di cal. 12, 35 munizioni cal. 7,62 x 39 per fucile Kalashnikov. Per tali reati sono stati, dichiarati in arresto anche i coniugi, Domenico Gallizzi, pregiudicato proprietario del terreno e Giuseppa Carlo, pregiudicata 51enne, già in detenzione domiciliare per identici reati commessi nel recente passato (nei loro terreni, nell’agosto del 2011, erano state rinvenute circa 3000 piante di marijuana coltivate illecitamente e per quell’episodio vennero tratti in arresto in flagranza due giovani: Vincenzo Gallizzi 23 anni e Francesco Zungri 24):

Tutte le piante di canapa indiana rinvenute, più di 5000 in totale, previa campionatura, sono state distrutte sul posto mediante incendio. Gli arrestati sono stati tradotti presso le case circondariali di Palmi e Reggio Calabria a disposizione dell’A.G. ordinaria competente.