Comune Botricello: scioglimento, ex sindaco ottiene risarcimento
Si era rivolto al Tribunale amministrativo del Lazio per vedere riconosciuti i danni subiti per lo scioglimento del Consiglio comunale di Botricello, nel 2003, del quale era sindaco. Così, dopo dieci anni da quel fatto, Michelangelo Ciurleo, ex primo cittadino e ex assessore provinciale, ha visto riconosciute le sue richieste. I giudici amministrativi hanno, infatti, deciso che per quella decisione di sciogliere l'ente per presunte infiltrazioni mafiose, Ciurleo deve essere risarcito. Nello specifico, l'allora sindaco avrebbe subito, secondo la sentenza, "un pregiudizio riferibile ai diritti della personalità del ricorrente, con specifico riguardo al profilo del diritto alla reputazione ed alla vita di relazione".
E per porre riparo, i giudici hanno stabilito che il "risarcimento debba essere pari alla somma del quantum spettante a titolo di emolumenti per il periodo che va dallo scioglimento del Consiglio comunale di Botricello sino all'esaurimento naturale del mandato di Sindaco per la consiliatura in questione, nonché a titolo di indennità di fine mandato per il medesimo periodo di riferimento". Ciurleo dovrà essere anche "ristorato dei danni materiali subiti, per effetto della mancata riscossione dei compensi spettanti per l'espletamento del mandato di Sindaco, comprensivi anche dell'indennità di fine mandato, per tutto il periodo suindicato, anche se abbattuto della metà". Nulla è stato, invece, riconosciuto per la parte che riguarda per il danno psico-fisico.
Lo scioglimento venne deciso il 3 maggio 2003 per le presunte infiltrazioni mafiose e nelle relazione si era fatto riferimento anche ai rapporti che lo stesso Ciurleo avrebbe avuto allora con la criminalità organizzata. A novembre dello stesso anno lo scioglimento venne annullato dal Tar Lazio, così come confermato successivamente dal Consiglio di Stato. Ciurleo aveva presentato ricorso al Tar Lazio contro i provvedimenti assunti dal Ministero dell'Interno e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, per avere riconosciuto i danni per lo scioglimento. Nel giudizio l'ex sindaco è stato rappresentato dagli avvocati Gregorio Viscomi e Giacomo Carbone.
La Sezione Prima Ter del Tribunale amministrativo laziale ha chiuso la questione accogliendo le richieste di Ciurleo, il quale ha espresso la propria soddisfazione per avere ottenuto il riconoscimento dei danni subiti da quel provvedimento. (AGI)