Altroconsumo: disservizi per oltre 10.000 utenti

Calabria Attualità

"Raccogliere le storie di cosa non ha funzionato nei contratti, nei servizi, nelle forniture con l'app "Ora basta!". Tanti i Calabresi assieme ai ad altri 10mila consumatori hanno già scaricato l’applicazione gratuita di Altroconsumo - è quanto afferma Pietro Vitelli Responsabile Altroconsumo Regione Calabria - 275 i reclami già postati. Nella classifica delle segnalazioni vincono – dunque perdono - le compagnie di telefonia e telecomunicazione, seguite da fornitori energia. La lista a oggi delle società più spesso tirate in ballo da consumatori insoddisfatt e società più segnalate via app Orabasta!: H3g, Fastweb, Vodafone, Wind, Groupon, Tim, Telecom, Eni gas power, Enel Energi.

Le lamentele, prosegue Pietro Vitelli vanno dai servizi non richiesti ai ritardi nelle forniture, dai problemi con la rete ai servizi poco efficaci di assistenza ai clienti. Tra le funzioni dell’app c’è la possibilità di chiamare gratuitamente un avvocato per avere il parere di un esperto e trovare una soluzione. Noi di Altroconsumo abbiamo già raccolto le indicazioni più frequenti dei consumatori su pratiche commerciali scorrette per passare all’azione, denunciando sia H3G che Fastweb per attività non trasparenti all’Antitrust

Ecco cosa è stato denunciato da diversi utenti, anche residenti nella nostra regione, che hanno sottoscritto un abbonamento con l’operatore telefonico H3G: in bolletta si ritrovano due o tre prelievi al mese - cifre basse, contenute, che variano da 0,76 € fino a 37 € - che si aggiungono al costo base dell’abbonamento. Le cifre, segnalano i consumatori, sono giustificate da H3G con la causale ”Contenuti portale 3” oppure “Contenuti sotto copertura 3”.

Il servizio clienti conferma che i costi si riferiscono a servizi che i consumatori avrebbero attivato erroneamente. Il fatto strano è che tutti questi servizi a pagamento prevedono la connessione al portale di H3G o di partner associati. Per Altroconsumo è improbabile che un così gran numero di consumatori – sottoscrittori di abbonamenti con questo operatore telefonico – ogni mese clicchino per errore su link che rimandano a siti a pagamento. Per l’organizzazione di consumatori si tratta di una pratica commerciale scorretta – si addebitano costi non previsti dal contratto; le motivazioni dell’operatore non sono verificabili.

Su Fastweb le lamentele riguardano l’attivazione dei servizi e l’applicazione di condizioni tariffarie diverse da quelle pattuite (per l’homepack); sulle disdette, spesso sono recepite in ritardo, con addebiti illegittimi che portano all’emissione di note di credito, poi rimborsate effettivamente circa sei mesi dopo l’emissione. Altroconsumo - conclude Pietro Vitelli - chiede che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato intervenga per sospendere le pratiche e sanzioni il comportamento delle due aziende."