Unioncamere: nel 2013 nuovi contratti per circa 749.570 occupati
A conclusione dell' indagine annuale svolta nell'ambito del Sistema Informativo Excelsior Unioncamere ed il Ministero del Lavoro hanno diffuso i dati sui fabbisogni occupazionali e formativi delle imprese, numeri che esprimono “i programmi di assunzione e di formazione di personale delle imprese intervistate”, e che pertanto mostrano il grado di fiducia delle imprese verso la ripresa economica.
Tali dati ci dicono che il perdurare della recessione e la prospettiva che la stessa si prolunghi per buona parte del 2013 continuano a frenare la ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese che, in Italia, per il primo trimestre del 2013 è prevista pressoché invariata rispetto all'ultimo trimestre del 2012. Secondo i fabbisogni occupazionali delle imprese italiane le previsioni per il 2013 prevedono nuovi contratti per circa 749.570 occupati, di cui il 75,2% per lavoratori (dipendenti) stagionali e non stagionali, l’11,4% per lavoratori interinali, l’8,8% a collaboratori con contratto a progetto ed il 4,7% ad altri soggetti non alle dipendenze, come le partite iva e gli occasionali.
In provincia di Cosenza le previsioni sono di 6.030 occupati che vedranno rinnovato/attivato il nuovo contratto, che a differenza del dato nazionale avranno un 16,3% di contratti a progetto (4,7% il dato nazionale) ed il 4,5% di contratti interinali (11,4% il dato nazionale). Per la restante tipologia di contratti si segue il trend nazionale (4,4% alle partite iva e occasionali; 74,7% lavoratori stagionali e non stagionali).
I nuovi contratti per il lavoratori dipendenti sono prevalentemente previsti nel settore dell’industria ed in particolare il 43 % nel settore Edile, il 6% nell’industria alimentare ed il 7% nelle altre tipologie di industria, per un complessivo del 56% del settore. I nuovi contratti sono previsti dalle imprese con meno di 50 dipendenti, e nel 75% dei casi saranno rivolti a candidati in possesso di un'esperienza lavorativa nella professione o almeno nello stesso settore.
Drammatico il dato previsionale del saldo occupazionale: per tutto il 2013 in provincia si prevedono 4.500 “nuove entrate” a fronte di 6.330 “Uscite” , con un saldo negativo di -1.820 unità in termini assoluti e -3,0% in termini relativi (-2,2 % il tasso nazionale; -3,8% il tasso regionale). Nel primo trimestre dell'anno, in provincia di Cosenza le assunzioni previste ammontavano a 960 unità, il 14% in meno rispetto alle 1.120 dello scorso trimestre. Un contratto di lavoro dipendente tuttavia non sempre è "sinonimo" di stabilità contrattuale: basti pensare che le assunzioni a tempo determinato stimate nella provincia erano quasi 450, pari al 47% del totale.
Queste si stimavano finalizzate soprattutto a far fronte a picchi di attività, raggiungendo in questo caso le 250 unità (il 26% del totale provinciale). A queste si aggiungevano poi 140 assunzioni (15%) per "testare" i candidati in vista di una possibile assunzione stabile, e una cinquantina per sostituire lavoratori temporaneamente assenti e per attività stagionali. I contratti "stabili" (ovvero a tempo indeterminato e assimilando a questi i contratti di apprendistato) erano stimati complessivamente in 510. In provincia di Cosenza, nel primo trimestre 2013, la richiesta di esperienza specifica risultava in aumento rispetto al trimestre precedente e interessava il 75% delle assunzioni totali, quota che è di 7 punti superiore alla media regionale. In particolare, al 10% dei candidati è stata richiesta una esperienza nella professione, e al 65% un'esperienza almeno nel settore dell'impresa.
Infine, un dato curioso sulle assunzioni previste in provincia per l’intero 2013 con forma contrattuale di “dipendente non stagionale”: delle domanda di circa 2.460 unità , il 77,2% necessita (secondo le imprese) di ulteriore formazione (dato superiore alla media nazionale 70,9%), ed il 35% è rivolta a giovani con età inferiore o uguale a 29 anni.