Capo Rizzuto: sub Guardia Costiera controllano Area marina protetta
È stata una due giorni intensa quella della Capitaneria di porto di Crotone che grazie all’intervento del personale appartenente al Terzo Nucleo Sommozzatori Guardia Costiera – Reparto Supporto Navale di Messina ha perlustrato i fondali dell’Area marina protetta di Capo Rizzuto.
I sommozzatori hanno effettuato nella giornata di ieri diverse immersioni nelle Zone A di riserva integrale di Capo Colonna, Capo Cimiti e Capo Bianco: l’obiettivo quello di individuare ed eventualmente rimuovere eventuali rifiuti o spezzoni di reti o lenze abbandonati, particolarmente dannosi per l’ecosistema marino e verificare lo stato della posidonia marina, indicatore quest’ultimo dello stato di salute dei mari.
Dalle immersioni effettuate sono stati rinvenuti e rimossi, in modiche quantità, alcuni rifiuti solidi e soprattutto qualche spezzone di rete e/o lenze abbandonate, particolarmente dannose per la fauna marina. Tutte le attività sono state video riprese dai sommozzatori del Terzo Nucleo. Lo stato invece della posidonia conferma i valori, positivi, dell’ultima ispezione effettuata nell’anno 2011
Nella giornata odierna invece, con la collaborazione dell’Ente Gestore Area Marina Protetta e del Comune di Isola Capo Rizzuto, una unità navale Guardia Costiera e i sommozzatori hanno operato per ore al fine di rimuovere dal mare, il relitto semisommerso di un’imbarcazione a vela, incagliatasi giorni addietro sugli scogli della località Fratte. Nonostante le oggettive difficoltà dopo diverse ore di intervento l’unità è stata posta in galleggiamento mediante l’ausilio di palloni di sollevamento adeguatamente collegati dai sommozzatori Guardia Costiera al relitto il quale è stato recuperato a terra.