Rossano, Antoniotti: “Sbloccare i cantieri dell’area urbana”
Piano Strutturale Associato (PSA), Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU), Piani Integrati di Sviluppo Locale (PISL), Piano Locali di Lavoro (PLL), Zona Franca Urbana (ZFU), Depuratore Consortile, Nuovo Ospedale della Sibaritide, Tribunale di Rossano, Porto di Corigliano e futuro della centrale Enel. Sono, questi, oltre al progetto della metro leggera di collegamento con Crotone, i dieci concreti tasselli, tra opportunità strategiche e questioni da affrontare insieme, che certificano forse come mai in passato il reale e tangibile peso specifico dell’Area Urbana Corigliano-Rossano. – PISU, abbiamo i cantieri bloccati, serve sbloccare ogni lungaggine e dare respiro alle imprese. La Regione stia più vicina ai comuni, ormai soffocati quotidianamente dal solo governo delle emergenze.
È quanto ha affermato stamani (mercoledì 31 luglio) il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, intervenendo alla conferenza stampa sui PISU, ospitata nella Sala degli Specchi del Castello Ducale nel centro storico di Corigliano, al termine del tavolo tecnico, tra amministratori e dirigenti comunali e regionali, promosso dall’assessore regionale all’urbanistica e al governo del territorio Alfonso Dattolo nell’ambito delle diverse iniziative itineranti e di attenzione e vicinanza ai territori avviate da qualche mese. Oltre al Primo Cittadino rossanese ed a quello di Corigliano Giuseppe Geraci, ed al sottosegretario regionale alla protezione civile Giovanni Dima, hanno partecipato anche, per la Regione Calabria, il dirigente generale del dipartimento urbanistica Saverio Putortì ed il dirigente di settore Antonio De Marco; per il Comune di Corigliano, l’assessore all’urbanistica Francesco Scorzafave e l’Ing. Franco Vercillo responsabile del 4° settore governo ed uso del territorio; per il Comune di Rossano l’assessore all’urbanistica Eugenio Otranto, l’Ing. Vincenzo di Salvo dirigente del settore lavori pubblici ed il responsabile del servizio viabilità Giancarlo Sisca.
Per quanto riguarda in particolare i PISU (28 milioni di euro suddivisi equamente tra le due città) Rossano – ha spiegato Antoniotti – ha già speso 3,7 milioni di euro. Siamo dunque avanti anche se paradossalmente ci ritroviamo oggi con i cantieri bloccati e tante imprese sul piede di guerra: c’è chi rallenta i lavori e chi ha pronti gli atti ingiuntivi. Il Comune è materialmente impossibilitato ad anticipare somme. Non riusciamo a spiegare alla gente perché lavori finanziati siano adesso in fase di stallo. Su questo aspetto, che è delicatissimo, la Regione Calabria – ha proseguito – deve snellire le procedure e stare molto più vicina ai comuni i quali non riescono più a dare risposte ai cittadini, costretti a governare solo le emergenze: da rifiuti all’inquinamento marino alla crisi di liquidità. Dobbiamo uscire da questo empasse. – Sul Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico (QTRP) Antoniotti ha evidenziato e denunciato inoltre i gravi vincoli imposti allo sviluppo turistico dell’Area Urbana con serissime ricadute se non dovessero essere accolte – ha detto – le osservazioni che il prossimo Consiglio Comunale farà ed invierà alla Regione. Non può essere esclusa dalle previsioni strategiche questa area urbana mettendo a rischio la possibilità stessa di fruire dei prossimi finanziamenti comunitari. Va rivisto quest’errore a danno della Sibaritide – ha chiosato Antoniotti chiedendo pubblicamente il sostegno dell’assessore Dattolo su questo fronte. – Sul punto il dirigente Putortì ha tuttavia precisato che la previsione, in questa fase, riservata ad una sola area urbana per provincia, sulle 8 presenti in Calabria, è soltanto di indirizzo programmatorio, non rigido, non definitivo e pertanto estendibile, con l’eventuale inclusione anche di Corigliano-Rossano. – Sia Dima che Dattolo hanno garantito che sarà massima l’attenzione della Regione sulle osservazioni che giungeranno in merito. – D’accordo col collega Antoniotti, Giuseppe Geraci ha definito l’Area Urbana una esigenza oltre che una opportunità che prende contezza e spessore dopo anni di incomprensioni. Il solo progetto PISU di prolungamento del Lungomare di Schiavonea fino al confine con Rossano è, in questo contesto, un evidente fatto simbolico oltre che logistico, di portata storica, verso la futura conurbazione ed unione delle due città. – Ribadendo, infine, l’utilità di questi tavoli territoriali, finalizzati a zumare sulle peculiarità locali per superare ostacoli e fare tesoro di eventuali errori, Dattolo ha precisato che entro il 31 dicembre prossimo saranno spesi i 5 milioni previsti.