Giordano: il pronto soccorso del Riuniti ormai al collasso
"Periodicamente e ripetutamente i cittadini, i medici e le organizzazioni sindacali denunciano le gravi carenze del Pronto soccorso dell’ospedale Riuniti". Il consigliere regionale Giuseppe Giordano ricorda come le richieste di intervento per offrire una sanità degna di un paese civile non hanno trovato alcun riscontro. Giordano sottolinea come "la situazione si sia aggravata a seguito della chiusura del pronto soccorso di Scilla e il ridimensionamento del reparto presso il nosocomio di Melito di Porto Salvo. Pazienti costretti a lunghe attese, personale medico e paramedico insufficiente, costretto a turni massacranti e comunque sempre sottodimensionato, in 12 posti letto ricoverati 36 malati all'Obi (osservazione breve intensiva), corridoi con pazienti in barella.
Risulta che a tutt’oggi i lavori di potenziamento e ampliamento del Pronto soccorso, tanto sbandierati dal Governatore Scopelliti, sono ad un punto fermo e non si comprende quali siano i tempi di attuazione.
Di fronte a questo scenario, sottolinea Giordano, è indifferibile un intervento urgente e risolutivo,anche attraverso una riorganizzazione complessiva dei servizi sanitari all’interno della stessa struttura ospedaliera. In questo contesto la struttura commissariale contribuisce allo sfascio di una sanità regionale che non riesce più a garantire i livelli essenziali di assistenza. E ciò nonostante il cittadino calabrese si ritrovi a sostenere una pressione tributaria ai massimi livelli a causa del piano di rientro dal deficit sanitario. D’altronde,come rilevato dal Rapporto "Verifica adempimenti Livelli essenziali di assistenza Lea 2011", la Calabria è l'ultima regione d'Italia per il rispetto dei livelli essenziali d'assistenza con un numero di inadempienze paria a 21 su un totale di 44 parametri.
Possibile, si domanda Giordano, che non si riesca a sviluppare una seria programmazione che eviti ogni anno, in particolare nei periodi estivi, il riproporsi dei medesimi problemi?Di fronte ad una situazione così stressante, conclude il consigliere regionale, non meravigliamoci che si possa incorrere in errori sanitari per i quali la nostra regione occupa il triste primato nel panorama nazionale."