Palmi: si chiude la seconda edizione del “Festival Miti Contemporanei”
Si conclude al meglio la seconda edizione del Festival Miti Contemporanei. Ad ospitare l’ultima tappa del Festival: il Parco dei Taureani di Palmi. Un luogo, neanche a dirlo apposta, “mitico” che ha regalato ai presenti un tramonto eccezionale a fare da scenografia naturale ad un artista dal talento inestimabile, Chiara Guidi.
Ricercatrice della voce ha accompagnato per mano gli spettatori presenti (ancora una volta tutto esaurito) in un viaggio ultradimensionale, quasi come tornare ad essere bambini e presentare davanti agli occhi degli uditori forme e sostanze invisibili. Un percorso che parte dall’immobile storicità degli uliveti secolari, scandito dall’assordante frinìo delle cicale interrotto solo dai suoni emessi dalle straordinarie “voci” di Chiara Guidi. Una società, quella di Flatlandia tratta dall’omonimo romanzo del presule anglicano Abbott, appiattita alla linearità, rispetto alle differenze, dove la terza dimensione, la profondità umana, è del tutto sconosciuta.
Un racconto misogino, dove le donne sono esseri invisibili, in piena continuità sul tema dell’Antigone, sintagma di rivoluzione femminea. Un crescendo, l’esibizione di Chiara Guidi, che sfocia in un rap psichedelico, grazia alla cura del suono di Marco Oliveri, fatto di ritmi convulsi e naturali, tra il canto dei pipistrelli, “M’y Levay Ung Matin” di Dominique Visse e l’armonia dell’andirivieni delle onde della Tonnara di Palmi all’imbrunire.
Dopo l’atto conclusivo, l’attrice e cantante si è soffermata con un dialogo fittissimo col pubblico estasiato ed interrogato dalla sua opera. « È stata una bella pagina di cultura – sottolinea Teresa Timpano, direttore artistico di Scena Nuda – che fa capire, ancora una volta, come c’è bisogno di sperimentare, di proporre spettacoli mai scontati. Serve per dare fondo ad una dimensione intimistica che ciascuno di noi vuole coniugare al verbo dell’arte »
Il Festival Miti Contemporanei, nella sua seconda edizione, ha triplicato gli spettatori, segnando pagine importanti per l’intero comprensorio reggino: dall’anteprima nazionale di “Anidride Carbonica” a Locri Epizefiri allo show di Iaia Forte dentro le mura del Museo Internazionale della Magna Grecia. «La soddisfazione ci proviene dai tanti volti incontrati durante questa rassegna – conclude Teresa Timpano – oggi proporre teatro non è semplice, soprattutto quando si parla di opere impegnate; eppure in ogni sito che abbiamo visitato, abbiamo riscontrato sempre grande passione».