Crotone, Confartigianato: “Governo abolisca il Sistri sulla tracciabilità dei rifiuti”

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“Il Presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci ha colto quanto Confartigianato sostiene da tempo: se il Sistri non funziona è meglio cambiare rotta. Ora attendiamo la risposta dei Ministri dell’Ambiente Orlando e dello Sviluppo Economico Zanonato alle indicazioni espresse nell’interrogazione parlamentare presentata dallo stesso Realacci”, con la speranza che anche i Parlamentari nazionali calabresi si interessino alla vicenda che crea malcontenti tra tutti gli imprenditori". E' quanto si legge in una nota di Confartigianato provinciale Crotone.

"Abbiamo la necessità e l’esigenza - continua la nota - di “superare il Sistri che ha prodotto soltanto inefficienze, complessità e inutili costi per le imprese chiamate ad attuarlo. Negli ultimi tre anni il Sistri è costato agli imprenditori italiani 250 milioni di euro e non ha mai funzionato. Comprendiamo che per il nostro Paese non è una novità! Per questo riteniamo vada completamente riprogettato e sostituito con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità”.

“I motivi della mancata attuazione – ha spiegato il nostro segretario nazionale Fumagalli - sono le procedure complicate e costose, i problemi e ritardi nella distribuzione dei dispositivi USB e nell'installazione delle black box, i malfunzionamenti , i continui correttivi legislativi e procedurali” che hanno mandato in tilt tutto il sistema.

“Nessuno mette in discussione la necessità di combattere le ecomafie, ma bisogna mettere le imprese nelle condizioni di operare con semplicità, con una gestione non molto costosa e con l’obiettivo di raggiungere risultati efficienti così come d’altra parte nel resto degli altri Paesi europei. Auspichiamo che tutti i nostri Parlamentari nazionali si interessino a questa disposizione così come ha fatto Realacci perche queste sono battaglie che non devono interessare i soliti noti ma tutti coloro i quali siedono nelle nostre Camere per affrontare e risolvere i problemi del Paese".