Provincia di Reggio, Marcianò sull’abolizione delle province
Il Governo Letta ci riprova di nuovo, dando nelle ultime ore il via libera definitivo al disegno di legge costituzionale che le elimina dagli articoli 114 e seguenti della Costituzione, confermando così di avere una passione sfrenata per le Province – commenta così il consigliere provinciale Michele Marcianò -. Di fatti è la terza volta in un mese che l'Esecutivo interviene sulla materia. Disegno di legge che era già stato licenziato in via preliminare dal Cdm del 5 luglio, a cui era seguito il via libera di venerdì scorso al Ddl Delrio che, in attesa della riforma costituzionale, svuota le amministrazioni provinciali di compiti e di risorse e istituisce dal 2014 le Città metropolitane.
Il Ddl costituzionale ricalca quasi interamente quello varato il 5 luglio, fatta eccezione per una precisazione all'articolo 1, comma 3, sulle città metropolitane. Viene ora previsto che la legge statale disciplini le funzioni, le modalità di finanziamento, l'ordinamento delle Città metropolitane ma soprattutto il suo territorio. Ciò è la risultante di un’ indicazione proposta dall’ Anci. Quest’ aggiunta dovrebbe evitare che le Città metropolitane diventino delle “province travestite”, come ha spiegato Luca Antonini, capo dipartimento del ministero delle Riforme. Per il resto il provvedimento rimane immutato e si attendono solo i tempi per la riforma: il Ddl Delrio dovrebbe arrivare al traguardo entro fine anno mentre quello costituzionale richiederà tempi più lunghi.
E mentre si attende che questa “passione” del Governo trovi nuove manifestazioni e sviluppi – prosegue Marcianò - giovedì scorso si è arrivati ad un accordo di fondamentale importanza sull’ edilizia scolastica, frutto di un ottimo lavoro di collaborazione tra il Ministero dell'Istruzione e gli enti locali, volto a semplificare le procedure e che consente l’ accesso immediato ai fondi. Si consentirà così a Province e Comuni l’ accesso diretto ai fondi per gli investimenti della messa in sicurezza delle scuole, tagliando in questo modo tutte quelle “lungaggini” burocratiche che hanno tenuto per lungo tempo le risorse bloccate nel passaggio tra Ministeri e Cipe. Altra novità importante prevista dall’ accordo è l’ inserimento della “cantierabilità”, consentendo così il finanziamento prioritario dei progetti che sono cantierabili nell’ immediato, evitando così che risorse preziose come queste rimangano bloccate in attesa dei progetti esecutivi.
Ottimo traguardo raggiunto – conclude Marcianò - alla luce della riapertura settembrina delle scuole perché gli studenti di certo non possono attendere che questa passione del Governo si affievolisca e finalmente guardi ed affronti con lucida ragionevolezza ai problemi strutturali del Paese.