Intimidazioni: Confartigianato Crotone vicina agli imprenditori vessati
“Confartigianato Crotone dopo aver sottoscritto nel 2011 il protocollo antiracket “Io Denuncio” per iniziativa del Prefetto pro tempore di Crotone, Vincenzo Panico, ed aver attivato in associazione uno sportello dedicato ad accompagnare nella denuncia le vittime di estorsione e usura, ha dato, a suo tempo, continuazione all’iniziativa adottando regole interne innovative e ferree cosi riassunte: gli imprenditori associati, - si legge in una nota - artigiani, commercianti, imprenditori del turismo e dei servizi, che verranno rinviati a giudizio per reati di mafia o che non denunciano i casi di estorsione ed usura inerente le loro attività verranno fin da subito sospesi dall’associazione su deliberato insindacabile della giunta esecutiva.
Alla luce di quanto sopra, - continua la nota - in questi anni abbiamo ricevuto pochissimo in termini di denuncia, malgrado la disponibilità del segretario provinciale Salvatore Lucà ad interessarsi personalmente di queste vicende, vedasi per esempio l’anno scorso una nostra Giunta Esecutiva tenuta nell’Azienda Facino srl che aveva ricevuto delle minacce. Oggi ci dispiace constatare che qualche imprenditore si dichiari lasciato solo! Purtroppo l’altro ieri abbiamo letto l’intervista rilasciata dall’imprenditore crotonese probabilmente vessato, il sig Sestito, a cui va la nostra sincera solidarietà per quanto sta ingiustamente subendo e a prescindere dalla propria appartenenza associativa, lo vogliamo informare e nel contempo tutti, che ha la nostra massima disponibilità a discutere di quello che sta subendo, delle sue difficoltà e di quanto potremmo, eventualmente, essere utili come Associazione per evitare questi misfatti che deprimono un tessuto socio economico già al collasso.
Non abbiamo sottoscritto questi protocolli solo per il gusto di sottoscriverli o adottato misure cautelative interne tanto per, Confartigianato è aperta a tutti coloro i quali evidentemente vivono queste difficoltà e hanno bisogno di supporto. Il problema della legalità per Confartigianato rappresenta un obiettivo da perseguire tenacemente alla stregua di tanti altri fattori negativi, quali le difficoltà sul credito e la burocrazia che ancora oggi frenano lo sviluppo e la ripresa dell’economia locale. Comprendiamo che incoraggiare alla denuncia non è un’attività semplice sia in termini di risorse finanziarie che umane. Ma lo stato attuale in cui versa il nostro territorio impone un comportamento diverso da quello adottato nel passato sia da parte degli imprenditori che dalle Associazioni.”