Sant’Onofrio: il caso di Vincenzina Galati colpita alla nascita dalla Craniosinostosi
Solitudine, amarezza, disperazione. Sono solo alcuni dei sentimenti che accompagnano giorno per giorno la famiglia Galati di Sant’Onofrio in provincia di Vibo Valentia. La causa di questo dolore si chiama Craniosinostosi, una patologia terribile che ha colpito alla nascita Vincenzina che oggi ha 35 anni, ma che vive come se ne avesse 7. La cranio sinostosi infatti, non permette al cervello di svilupparsi come dovrebbe a causa di una saldatura precoce delle fontanelle craniche. Da qui è cominciato il calvario di una famiglia composta da 5 persone che deve garantire un’assistenza continua, giorno e notte, a Vincenzina. Una lotta per la sopravvivenza estenuante, combattuta da mamma Lucrezia che da 35 anni garantisce a Vincenzina tutto l’aiuto e l’amore che solo un mamma può dispensare.
Ma le forze di mamma Lucrezia ora vengono meno. Le turbe psichiche di Vincenzina si aggravano giorno dopo giorno, facendola diventare anche aggressiva e violenta. La produzione di tessuto adiposo le ha fatto raggiungere il peso di 2 quintali, sollevarla per portarla sotto la doccia è un’impresa per la quale sono necessarie almeno tre persone. Il trasporto in ambulanza qualora dovesse stare male, come è accaduto in passato è impossibile, non ci sono mezzi e barelle capaci di poter trasportare un simile peso. Per non parlare dei farmaci che pesano sulle tasche di una famiglia costretta ad andare avanti con le proprie forze.
Un dramma nei confronti del quale Mamma Lucrezia chiede più attenzione da parte delle Istituzioni preposte che con poco potrebbero far vivere dignitosamente una famiglia che ha solo una grande voglia di vivere nonostante il dolore.