Musica: Scott Henderson Trio al “Festival Ecojazz”
Jazz fusion dalle mille sfaccettature che vanno dal rock al country, fino ad uno stile armonioso e arabeggiante. Il consueto spazio del “Centro equitazione Foti” di Pellaro ha accolto martedì sera l’esibizione dello “Scott Henderson Trio”, col chitarrista Scott Henderson, accompagnato da Alan Hertz alla batteria e Travis Cariton al basso, primo appuntamento serale (dopo l’alba ed il saluto del jazz alla Fata Morgana) del Festival Ecojazz 2013, ideato da Giovanni Laganà.
Più di un’ora e mezza di concerto in cui, senza nulla togliere ai “valorosi” compagni di tour, la vera star è lui Henderson. Per la prima volta nel 1991 ha ricevuto il riconoscimento di “chitarrista jazz numero uno al mondo”, il primo di tanti a seguire negli anni. Chitarrista sperimentatore e poliedrico tocca il jazz per trarne, a suo vantaggio, potenza ed energia così come fa dal repertorio musicale che è, inequivocabilmente, nel suo bagaglio.
Ci sono le distorsioni (solo inizialmente dispensate con parsimonia), la chitarra che incalza e diventa furia, raccogliendo, a tratti, l’eredità del rock più duro. Ci sono sovrapposizioni, accostamenti di riff, fraseggi che diventano apostrofi, suoni di “wah wah”, alternanze, coerenti nell’improvvisazione con gli altri strumenti. C’è una buona fetta di America nella musica di Henderson, costruita sui pilastri del talento maturato a cavallo tra gli anni Ottanto e Novanta, coltivata da altri artisti quali John Scofield o lo stesso Pat Metheny, coetaneo di Henderson, e divenuta, in seguito, moto autorevole nella scena musicale.
Diversamente dai colleghi citati Henderson fa scuola a sé, il suo essere eclettico lo porta a toccare anche vette di ruvidità e acidità per poi tornare a percorrere strade più dolci ed armoniche. Illumina col verde della sua chitarra “Suhr” il palco del centro, entusiasma gli spettatori, lascia il palco ai colleghi per il tempo di qualche “assolo” e poi torna per il gran finale ed il richiesto bis. Moto di ribellione in musica, prosegue nel cammino degli appuntamenti il “Festival Ecojazz 2013”, giovedì 8 agosto, alle 22.15, al Centro Equitazione “Foti” a Pellaro di Reggio Calabria, si esibirà Giampiero Locatelli, piano solo e, a seguire Luca Aquino presenterà l’ultimo disco, “aQustico”, sarà accompagnato da Carmine Ioanna alla fisarmonica.