Enogastronomia e identità: a Villapiana la 12°sagra del fritto
Identità ed enogastronomia, si rinnova l’evento “La Sagra Del Fritto E Concerti”. Un evento giunto alla dodicesima edizione che, si è contraddistinto negli anni per un servizio di qualità enogastronomica offerto al territorio. Ma, anche per l'impegno nel sociale dei suoi componenti e per la tutela dei beni comuni. Appuntamento per lunedì 12.
A darne notizia è l’assessore al turismo Saro Costa. Una manifestazione patrocinata dall'amministrazione Comunale che si è consolidato negli anni grazie alla collaborazione con il Collettivo Villapiana Scalo. Numerosi sono stati gli artisti che si sono esibiti sul palco di piazza Mercato di Villapiana Scalo in questi anni. Dagli Statuto ai Ratti Della Sabina ,dai Torpedo a Chop Chop Band, da Aranè ai Sabatum Quartet a Kalamu ecc. Quest'anno è la volta di Officina ZOÈ. Il gruppo nasce con l'obiettivo di esteriorizzare un percorso personale di ricerca sulla musica tradizionale salentina. Un percorso iniziato molti anni fa e che ha come colonna sonora le melodie della tradizione orale e, in particolare, la pizzica. Questo ritmo, legato al fenomeno del Tarantismo, è il prezioso residuo di un rituale collettivo antichissimo e complesso, in virtù del quale le persone "affette", appunto, da tarantismo, riuscivano a riconciliarsi con la dimensione del quotidiano e a "guarire" attraverso la musicoterapia e la danza. Tale fenomeno, nonostante numerosi studi antropologici e scientifici e a dispetto delle molteplici interpretazioni accademiche proposte, rimane ad oggi un mistero.
Officina Zoè canta e suona questo mistero, declinandolo ora con arrangiamenti di melodie tradizionali ricchi di fascino e struggente bellezza, ora con composizioni originali talmente evocative da poter essere considerate eredi legittime di quella stessa tradizione. Suscita tanta curiosità, riscuote consenso, costruisce sensibilità culturale la “Libreria Pirata” che in queste settimane sta attraversando le piazze e i festival del Pollino e della Sibaritide. “Letture della contemporaneità”, è questo il titolo dell’incontro che si terrà presso lo stand della libreria e che sarà incentrato, alla presenza dell’autore, sul romanzo “1961, Le vacche di Fanfani” di Francesco S. Mangone. Conduce Marco Gatto. Sono previsti gli interventi di Umberto Grandinetti e Franco Dionesalvi e le letture di Errico Persichella. Inoltre, sarà anche l’occasione per un’intervista collettiva alla scrittrice Giusi Lingria, autrice del romanzo “Vite Cambiate”.