Manovra: Ledda, comuni calabresi fortemente penalizati
Il Governo di centro destra, con la manovra , riduce ai comuni capoluogo nella nostra regione il 9,0% dei finanziamenti, aumentando in tal modo ulteriore emarginazione per le fasce piu' deboli della societa'. Mentre per le spese militari si spenderanno 15 miliardi per 131 caccia F35, 915 milioni per due sommergibili, 120 milioni sistemi anticarro, 12 miliardi per i sistemi digitali per l'esercito. Una scelta che anziche' amministrare sgretola la qualita' dello Stato, diventando antistato e contro la coesione sociale. Se questa e' equita' sociale le cifre si commentano da sole". Lo afferma Quitrino Leda, della Legacoop calabria, che si chiede: "E' proprio vero che la crisi colpisce tutti i cittadini italiani? Da questo sistema ci sono coloro ch traggono profitti; infatti il 50% della ricchezza privata e' posseduta del 10% dalle famiglie, e' la ricchezza immobiliare e finanziaria e' di 8.284 miliardi, 6 volte il PIl nazionale e 640 mila famiglie dispongono di un patrimonio finanziario superiore ai 500 mila euro senza che paghino come si richiede ai pensionati, lavoratori, medici, precari, braccianti, badanti, insegnanti etc. Tutto - continua - avviene nel momento in cui la Calabria e non solo essa attraversa una crisi economico - sociale di proporzioni drammatica, che ne aumentano il divario all'interno dello stesso Mezzogiorno e con il Nord. Tutti i dat. ci collocano all'ultimo posto in quasi tutti i settori. Abbiamo un abbandono scolastico del 18,7% con oltre 50.000 bambini su 118.000 da 1 a 6 anni non conoscono un asilo nido, l'esportazione e' dello 0,1, i cittadini che praticano lo sport il 24,8%. L'assistenza domiciliare avviene appena per il 2,6 di coloro che la necessitano, l'incidenza della poverta' arriva al 28,4 colpendo 566.976 calabresi, i Comuni che forniscono servizi integrati all'infanzia sono 1,2% rendendo la nostra regione - conclude - la meno attrezzata a favore dei servizi ai bambini, anziani ai cittadini".