Sicurezza: Speranza, Lamezia nn è una città rassegnata
Per me e' un grande onore ospitarvi per la prima volta in questa nostra citta', e per di piu' nella casa dei cittadini, che conferma la sua vocazione e funzione regionale". E' quanto ha dichiarato il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, nel discorso di apertura della conferenza regionale delle autorita' di Pubblica Sicurezza, nella quale stamattina, nella sede del Comune, si esamina la situazione della Calabria. "Proprio in questa sala, - ha continuato il sindaco - che sara' in futuro la sede del Consiglio comunale, alla presenza del Presidente della Repubblica e di tante autorita' calabresi, ebbi modo di sottolineare la funzione positiva di Lamezia nella nostra regione". Il sindaco nel suo saluto agli intervenuti, ha ringraziato il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, tutti i prefetti calabresi e in modo particolare il prefetto della provincia di Catanzaro, Giuseppina Di Rosa. Ha poi rivolto il suo ringraziamento al presidente del Consiglio regionale, Franco Talarico, che ha chiesto di tenere la conferenza proprio a Lamezia e ha salutato il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, al quale ha confermato "la volonta' di collaborare in maniera fruttuosa, istituzionalmente leale e amichevole, nell'interesse di questo territorio, cosi' decisivo per lo sviluppo della Calabria, che nei prossimi anni trovera' concretezza con gli interventi previsti nel Patto per lo Sviluppo firmato in questa sala". "Lamezia - ha detto il sindaco - e' un pezzo di Calabria e di Sud che non si e' rassegnato e che ha trovato la via del riscatto civile e democratico, come e' stato sottolineato all'unanimita' dall'ultima relazione della Commissione antimafia. Ho ancora il ricordo vivissimo di alcuni episodi che hanno segnato le date di questo riscatto: la telefonata del ministro dell'Interno Pisanu e l'incontro al Viminale subito dopo la mia prima elezione, la riunione in citta' promossa dal viceministro Minniti e coordinata dall'allora prefetto De Sena alla presenza del procuratore Grasso e dei vertici nazionali di polizia, carabinieri e finanza per fronteggiare una situazione gravissima; la nascita dell'associazione antiracket promossa da Tano Grasso, che oggi ha accettato di essere assessore di questa amministrazione, la prima manifestazione antiracket degli imprenditori e dei giovani, le costituzioni di parte civile nei processi di mafia, la denuncia coraggiosa del mandante di una estorsione da parte di un imprenditore lametino e la storica sentenza di risarcimento di 5 milioni di euro a favore del Comune". "Anche nei momenti di difficolta' gravi, - ha aggiunto - penso a qualche mese fa con le ordinanze di demolizione da parte della Magistratura e nelle settimane scorse l'allarme suscitato dalla vicenda dei furti, questo Comune ha svolto la sua parte, sempre schierato dalla parte dei cittadini, della legalita' e delle istituzioni". "Anche in queste occasioni, come sicuramente non e' sfuggito a nessuno di voi, si e' tentato di delegittimare l'azione mia e dell'Amministrazione. Rilevo come un dato di profonda positivita' e particolarita' che non solo abbiamo retto, ma che alla fine ha prevalso anche tra i cittadini che contestavano, la volonta' di rivolgersi allo Stato e alle sue istituzioni. Voi sapete meglio di me che nel Mezzogiorno e in Calabria poteva e puo' andare diversamente, rivolgendosi all'antistato". "Qualche giorno fa - ha infine evidenziato il sindaco - sono stato invitato alla presentazione del rapporto annuale sulle Ecomafie a Roma. Anche in quella occasione si e' confermata la gravita' nella nostra regione del problema del ciclo dei rifiuti, delle violenze sul territorio, in particolare attraverso il prelievo di inerti e cave, della penetrazione degli interessi mafiosi che arrivano a vere e proprie forme di controllo in alcune aree. A Lamezia, non solo siamo impegnati attivamente nel contrasto, ma nel corso degli anni si e' lavorato, pur tra mille difficolta', per mantenere sotto il controllo pubblico e con una gestione trasparente, il ciclo dei rifiuti solidi urbani attraverso la Multiservizi". Il sindaco ha concluso il suo discorso chiedendo a tutti i presenti "un aiuto e un sostegno concreto affinche' questo presidio di trasparenza e legalita' in un settore cosi' delicato, possa permanere anche in futuro, estendersi ed essere valorizzato al servizio dei cittadini dell'intero comprensorio".