Auto del ministro Kyenge bloccata da immigrati all’uscita del centro S. Anna

Crotone Cronaca
Cécile Kyenge

Il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, e' giunta questa mattina ad Isola Capo Rizzuto per visitare il Centro di accoglienza per immigrati di Sant'Anna, il piu' grande d'Europa. Il ministro ha visitato anche l'attigua struttura del Cie (Centro di identificazione ed espulsione) che una decina di giorni fa e' stata resa inagibile in seguito ai danneggiamenti subiti nella rivolta scoppiata dopo la morte di un giovane marocchino. Durante il suo giro nel Centro d'accoglienza l'auto del ministro Kyenge e' stata bloccata da una trentina di immigrati ospiti della struttura, gli stessi che ieri mattina avevano protestato lungo la statale 106; gli extracomunitari hanno invitato il ministro, al quale erano stati mostrati la ludoteca, la mensa e altri spazi comuni, a visitare anche gli altri settori del grande centro di accoglienza, in particolare quelli dove sono ubicati i container adibiti ad alloggi. Il ministro e' sceso dall'auto ed ha dialogato con alcuni degli ospiti, quindi ha accolto l'invito a perlustrare l'intero centro d'accoglienza. (AGI)

AGGIORNAMENTI

h15.59 | "La condizione dei centri di accoglienza è un problema europeo. L'Europa non può lasciare sola l'Italia". Lo ha detto il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, lasciando il Cara di Isola Capo Rizzuto (Crotone) per trasferirsi in Comune, dove partecipera' alla consegna simbolica della cittadinanza a quattro bambini stranieri nati in Italia. Dopo avere visitato il centro del crotonese, tra i più grandi d'Europa e con forti tensioni, il ministro ha aggiunto: "Le soluzioni vanno cercate insieme. Sono per la mediazione, l'incontro ed il dialogo, mai per lo scontro e la violenza". Negli ultimi giorni, d'altronde, il centro calabrese ha registrato una impennata di proteste da parte degli ospiti, anche durante la visita di oggi del ministro Kyenge.

h16:16 | I container nei quali attualmente è alloggiata buona parte dei migranti ospiti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto saranno dismessi. È quanto ha annunciato il ministro per l'Integrazione Cecile Kienge che al termine della sua visita al Cara di Sant'Anna ha incontrato i giornalisti nel municipio di Crotone. "La visita di oggi - ha detto Kyenge - per me ha un valore molto importante; mi ha permesso di vedere, di ascoltare, di parlare; mi ha dato degli elementi in più.

Questa mattina ho visitato prima il Centro di identificazione ed espulsione che è stato chiuso come sapete e quindi abbiamo potuto guardare all'interno e constatare lo stato della struttura. Dopo ci siamo recati al Cara, uno dei più grandi, che in questo momento supera anche la sua capienza. Ho ascoltato gli operatori, ho ascoltato tutti quelli che vi lavorano; ho potuto constatare le attivita' messe in campo all'interno di questo centro, attività ricreative, spazi di ascolto per quanto riguarda le donne, spazi per i bambini e qui mi hanno spiegato tutto il percorso per l'integrazione dei bambini, anche per l'integrazione scolastica. Dopo aver visitato la parte nuova, fondamentale anche per capire l'importanza del lavoro che sta portando avanti il centro, gli operatori e le organizzazioni che stanno dentro al Cara - ha aggiunto il ministro - ho visto anche la parte vecchia che sicuramente sarà dismessa con i contaneir che accolgono i migranti, ho potuto visitare l'interno di questi container e anche alcune strutture. Un percorso che si sta portando avanti a livello locale è quello di riuscire a dismettere tutta la parte dei container".

Continua il ministro Cecile Kyenge riferendo dell'incontro con il personale della commissione per i richiedenti asilo: "All'interno del Cara di Isola Capo Rizzuto opera la commissione per i richiedenti asilo, quindi abbiamo visto alcune persone all'opera nel centro, all'interno del quale ci sono anche organizzazioni internazionali per l'assistenza dei diritti umani". "In questo momento - ha spiegato il ministro - credo che l'attenzione sull'integrazione dev'essere a doppio senso, sia verso gli operatori che subiscono sicuramente una tensione enorme perché non è facile lavorare all'interno della struttura, sia per i richiedenti asilo che per diverse motivazioni, passano molto tempo all'interno, e quindi da questo colloquio è emersa la richiesta dello snellimento delle procedure per i richiedenti asilo. Il discorso dei rifugiati - ha concluso Kyenge - oltre al percorso di accoglienza e di integrazione che sta facendo l'Italia, è un percorso internazionale, che deve riguardare tutta l'unione europea, che dunque dev'essere portato avanti non da un unico paese ma da tutta la comunità, rafforzando gli accordi con i paesi d'origine. Su questo il nostro ministero sta portando avanti un percorso sostenendo la democrazia e la pace nei paesi di provenienza dei migranti". (AGI)