Crotone: richiesto al ministro Kyenge un osservatorio permanente per favorire le politiche di interazione
“Un osservatorio permanente del ministero dell’Integrazione a Crotone supportato dall’esperienza locale, sia in termini di istituzioni che di associazionismo, che può diventare prezioso per mettere in campo azioni positive che possono, successivamente, essere mutuate su scala nazionale” lo ha chiesto il sindaco di Crotone Peppino Vallone alla ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge nel corso del suo intervento in occasione della cerimonia di conferimento della cittadinanza simbolica a otto bambini nati a Crotone da genitori stranieri alla quale ha partecipato la titolare delle politiche per l’interazione del Governo Letta
E la risposta, nel saluto alla città del ministro, è stata molto positiva per la città di Crotone: “Questa città avrà grande attenzione da parte del mio ministero” ha detto la ministro Kyenge. Una sala consiliare stracolma ha accolto con calore la ministro della “pace”. Tanti applausi si sono levati non appena Cecile Kyenge è entrata in sala accompagnata dal sindaco Peppino Vallone e dal prefetto Maria Tirone.
Al tavolo di presidenza anche i sorrisi di Victory, Eliot, Daniel, Beauty, Beaty, Margherita, Randeep e Lorenz, il più piccolo tre mesi, la più grande 12 anni che attraverso il regolamento “Io sono Crotonese, Io sono Italiano” approvato, tra le prime città in italiana, hanno ricevuto la cittadinanza simbolica conferitale dal ministro Kyenge e dal sindaco Vallone. Simbolicamente con la pergamena ai piccoli crotonesi è stata consegnata anche una copia della Costituzione ed una bandiera Tricolore.
Bambini, che come prevede il regolamento, sono stati individuati attraverso la sinergia che l’amministrazione ha creato con il mondo dell’associazionismo e della scuola. E’ stata infatti la cooperativa Agorà Kroton e la scuola Maria Grazia Cutuli ha chiedere che la cittadinanza fosse concessa agli otto piccoli nuovi crotonesi di origine nigeriana, indiana e dello Sri Lanka. Il sindaco nel corso del suo intervento non ha mancato di sottolineare le criticità che attraversa la città di Crotone sul difficile percorso dell’interazione. “In questa sala ci sono rappresentanti di associazioni del terzo settore, del mondo del cooperativismo, del volontariato che, ogni giorni, affrontano insieme agli enti locali la drammatica situazione che la massiccia migrazione e la carenza di servizi creano in città. Lo stesso allarme lo confermano anche i sindaci della provincia dove il fenomeno si registra con la stessa costante drammaticità” ha detto il sindaco Vallone “L’interazione è un processo che non può essere limitato ad un duello rusticano tra comuni e mondo del volontariato da una parte ed emergenza costante dall’altra.
Un duello impari per la difficoltà a garantire i servizi minimi con l’aggravante di una normativa ormai superata in materia di immigrazione.
Signora ministro, lo dico non solo come rappresentante della comunità: fa male vedere in questa città donne ed uomini costretti a vivere in condizioni disumane per l’assenza di strutture in grado di accoglierli” ha continuato Vallone
“Uno scoglio può arginare il mare solo nelle canzoni. Perdoni la franchezza signora ministro, ma non si può chiedere a istituzioni locali, alle associazioni, alla gente di Crotone di cantare e portare la croce allo stesso tempo. Né allo stesso tempo non riconoscere a donne ed uomini provenienti da altri paesi il proprio diritto alla dignità personale” ha proseguito il sindaco.
Da qui la richiesta di fare di Crotone partendo dal dato della criticità di Crotone, proporlo come un elemento di forza e non di debolezza sul percorso dell’interazione e fare della città un osservatorio privilegiato del ministero dell’Integrazione. La ministro Kyenge commossa dalla calorosa accoglienza ed anche dall’affetto tributatole davanti la casa comunale da rappresentanti del mondo dell’associazionismo si è detta disponibile all’ascolto dei territori. “La mia visita in Calabria, ed a Crotone, ha questo scopo. Non vi lasceremo soli. Sono con voi” ha concluso tra gli applausi la ministro Kyenge.