Premio Caccuri “La Torre d’Argento” di Affidato a Napoletano, Beha, Costamagna, Mogol e Lasorella
Grandi nomi del giornalismo italiano hanno preso parte, gli scorsi 9 e 10 agosto, alla terza edizione del Premio letterario Caccuri, svoltosi nel suggestivo sagrato della Chiesa della Riforma, ed impreziosito dalle opere del maestro orafo crotonese Michele Affidato. E’ sua, infatti, la “Torre d’Argento”, ispirata alla torre del Castello di Caccuri, con cui sono stati premiati i vincitori.
Vincitore assoluto del premio Caccuri è stato proclamato Roberto Napoletano, direttore del Sole24Ore per il suo “Promemoria italiano”, edito da Rizzoli. A pari merito si sono piazzati gli altri due finalisti Luisella Costamagna, con “Noi che costruiamo gli uomini” (Mondadori), e Oliviero Beha, con “Il culo e lo stivale” (Chiarelettere).
Grandi nomi del panorama giornalistico e culturale italiano hanno preso parte all’evento voluto fortemente dagli organizzatori Adolfo Barone, Roberto De Candia e Olimpio Tallarico. La prima serata è stata aperta dal professor Antonio Ereditato, direttore del Dipartimento di fisica dell’Albert Einstein Center di Berna. Subito è stata la volta di Carmine Abate, autore de “La collina del vento” e Premio Campiello ancora in carica, a cui è andato il riconoscimento di Affidato "Premio Caccuri per la narrativa". Altrettanto accattivante il dialogo tra l’economista Gianfranco Viesti, ed il giornalista Pino Aprile in veste di intervistatore.
Il Premio è entrato nel vivo nella serata del 10 agosto, con un serrato dialogo dei finalisti con Carmen Lasorella, presidente Rainet. Nel corso della serata è stato inoltre conferito un premio speciale per il giornalismo a memoria di Alessandro Salem.
La “Torre d’Argento” per la musica e la letteratura è stata infine assegnata a Mogol, personaggio che ha scritto le pagine più belle della musica italiana e che ha presentato a Caccuri il suo libro “Ciliegie e amarene”. E’ stata poi la volta di un altro volto notissimo del giornalismo: Paolo Guzzanti, premiato con un bassorilievo in argento, opera di Affidato.
“Il Premio letterario Caccuri, giunto alla terza edizione, rappresenta uno degli appuntamenti culturali più prestigiosi dell’estate calabrese e merita grande attenzione – commenta Affidato – per questo sono orgoglioso di prendervi parte con la mia arte. Ringrazio – prosegue l’orafo crotonese - gli organizzatori Adolfo Barone, Roberto De Candia e Olimpio Tallarico nei quali, pur vivendo ormai fuori dal nostro territorio, è rimasto forte il legame con questa terra: con grandi sforzi hanno deciso di sostenerla regalandole questo prestigioso premio che in questi anni ha visto arrivare a Caccuri eccellenti personaggi della letteratura italiana”.