Sanità, Meda: non si gioca con la salute dei cittadini

Reggio Calabria Salute

Il MEDA è nettamente distante dalle dichiarazioni apparse nei giorni scorsi, a mezzo stampa, rilasciate dalla dirigente dell’Azienda Ospedaliera in merito alle strategie da adottare per soccombere alla carenza organica in dotazione al personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria.

"Tenuto conto - si legge in una nota - che il Pronto Soccorso dell’Ospedale Riuniti ha notevolmente aumentato la propria “utenza” dovuta alla chiusura di molti nosocomi come previsto dal Tavolo Massicci senza alcun incremento del personale in organico, richiamare lo stesso personale sanitario dalle ferie per “esigenze di servizio” sembrerebbe per il dirigente una strategia vincente, ma risulta invece una disposizione incosciente e irresponsabile, in quanto, lo stesso personale è già stato sottoposto in tutto il periodo dell’anno a particolari esigenze lavorative necessarie a sopperire i “danni” causati dall’applicazione del piano di rientro. Mantenendo costantemente ritmi di lavoro per evitare il rischio sanitario e garantire quindi la tutela del malato, il personale deve, per legge, avere il famigerato e tanto atteso stacco lavorativo. Invece lo stesso personale sanitario è succube di un lavoro tecnicamente denominato “usurante”. Testimonianza è la disavventura subita tempo addietro da un conosciutissimo medico del Pronto Soccorso ed un suo ausiliario entrambi “vittime di infarto per stress da lavoro”.

Assordante è il silenzio dell’intera classe politica e dei sindacati che invece di tutelare contribuiscono ad affossare la qualità del servizio incrementando invece i casi di malasanità.

Ma è possibile che a rimetterci sempre deve essere il lavoratore ed cittadino?

In merito al problema emergenziale del 118 provinciale ci aspettiamo immediate risposte da chi con il Tavolo Massicci ha solo creato danni alla sanità calabrese. I cittadini hanno il sacro diritto di essere curati per bene, ma il personale sanitario deve anche essere messo nelle condizioni di lavorare dignitosamente".