Scontri Rossano e Trebisacce, tifosi denunciati
La violazione della normativa contro la violenza negli stadi e' contestata dalla procura di Castrovillari e dai carabinieri di Corigliano ai tifosi del Trebisacce e del Rossano coinvolti domenica in scontri e lancio di sassi prima della gara tra le due squadre valida per la Coppa Italia dilettanti. Proprio in queste ore i carabinieri li stanno arrestando contestando loro quanto successo domenica. In base a quanto trapelato quasi tutti i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono sostenitori del Rossano, mentre solo uno e' il tifoso del Trebisacce. (AGI)
AGGIORNAMENTO
h19:25 | Sono stati resi noti i nomi degli otto tifosi arrestati questa mattina dai carabinieri in seguito agli scontri e ai disordini che domenica hanno preceduto la gara di Coppa Italia dilettanti Trebisacce-Rossano. Sono stati arrestati in flagranza di reato differita poiché accusati a vario titolo di minacce e resistenza a pubblico ufficiale, estorsione, lesioni e lancio di oggetti all'interno dell'impianto sportivo.
Gli otto sono stati identificati e rintracciati grazie all'analisi delle videoriprese effettuate nel corso dell'incontro. Secondo l'accusa hanno spintonato i carabinieri di servizio di ordine pubblico guadagnandosi l'ingresso all'interno del settore ospiti dell'impianto sportivo senza il pagamento del biglietto, scagliando pure una transenna nei confronti di un addetto alla biglietteria che a causa di ciò ha riportato ferite giudicate guaribili in sette giorni. E non è finita, perché gli otto hanno pure lanciato sassi e transenne contro i tifosi di Trebisacce. Per gli stessi reati degli otto arrestati sono stati denunciati a piede libero N.M., 25 anni, di Trebisacce; e C. M. P., 17 anni di Rossano. Le successive perquisizioni domiciliari nelle case degli arrestati hanno consentito di trarre in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente S.G., 47 anni, di Rossano, moglie di uno degli arrestati. Nella sua abitazione i militari hanno trovato tre piante di cannabis indica dell'altezza di circa trenta centimetri e una dose confezionata di hashish del peso complessivo di circa 0.6 grammi. In manette è finita pure M.P. 40 anni, di Rossano, moglie di uno degli arrestati, nella cui abitazione sono state rinvenute due piante di cannabis indica dell'altezza di circa 1,5 metri e numerosi semi di marijuana. Gli arrestati, per i quali sarà richiesto un provvedimento di divieto di assistere alle manifestazioni sportive, sono stati rinchiusi agli arresti domiciliari, tranne le due donne rimesse in libertà dopo la convalida dell'arresto.
Sono in corso ulteriori indagini per l'identificazione di ulteriori soggetti coinvolti e dei responsabili di cori razzisti rivolti al capitano della squadra di calcio della rossanese di origini nigeriane.