Dinami, il successo della Compagnia Teatrale Pizzitana
Bilancio eccellente per la Compagnia Teatrale Dinamese che ha concluso la sua intensa stagione artistica con una serie di successi ch sono valsi a ribadire la qualità di un’attività che ha trovato consensi su tutto il territorio calabrese, battuto a tutto spiano dalla Compagnia presieduta da Giovanni Chirico.
Gli usi, i costumi e le tradizioni non soltanto dinamesi hanno, infatti, costituito il teatro di battaglia della Compagnia Teatrale Dinamese che si è fatta applaudire per l’efficacia delle sue rappresentazioni affidate ad un gruppo di attori che hanno espresso il meglio della loro professionalità artistica facendo divertire di volta in volta il folto pubblico che ha assistito alla messa in scena delle opere realizzate dal team dinamese. A rimarcare l’affermazione stagionale è intervenuto, tra gli altri, il Premio Guardavalle, conseguito al termine di una rassegna teatrale riservata alle Compagnie più accreditate del vernacolo calabrese.
La Compagnia Teatrale Dinamese, a Guardavalle, si è imposta con “Viva, viva a nobiltà”, commedia in vernacolo in due atti per la regia di Maria Cichello, che ha suscitato l’entusiasmo degli spettatori per la trascinante intraprendenza di tutti i protagonisti. Pienamente soddisfatto il presidente Giovanni Chirico che a conclusione della brillante tournèe estiva non ha mancato di sottolineare l’affermazione della Compagnia.
“Quella per il 2013 è stata una stagione estiva che ha superato ogni più rosea previsione. Invitati da più parti ad esprimere il nostro modo di fare arte e spettacolo – ha dichiarato, tra l’altro, Giovanni Chirico – abbiamo risposto con grande professionalità ed impegno. Quest’anno abbiamo toccato tutte le province calabresi e raccolto i consensi di un pubblico davvero entusiasta delle nostre produzioni artistiche.
Merito, indubbiamente, di tutti i componenti della Compagnia che stimolati dagli impegni che si sono susseguiti hanno offerto ogni loro energia pur di meglio rappresentare le nostre idee ed il nostro sistema di fare teatro in vernacolo. Un successo, comunque, che incoraggia la nostra iniziativa e che ci stimola a migliorare la produzione artistica.”