Provincia di Catanzaro, appaltati i lavori sul fiume Ancinale
Nei giorni scorsi la Provincia di Catanzaro ha completato le procedure di gara relativamente agli “Interventi integrati di ripristino dell’officiosità idraulica del fiume Ancinale ed affluenti” nell’ambito del Piano Generale di prima fase.
Le opere sono state appaltate mediante procedura aperta, col criterio del prezzo più basso, ed è stata prevista l’esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentavano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia. Alla gara hanno partecipato ben 101 Imprese ed i lavori sono stati aggiudicati all’impresa Lavori Stradali s.r.l., con il ribasso di circa il 35% sull’importo posto a base di gara, pari a 1.435.178,56 euro.
L’investimento complessivo ammonta ad 2.000.000 euro. Si tratta di un importante passo in direzione della messa in sicurezza del territorio provinciale, come previsto dal Piano COMIP che l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha redatto a seguito degli eventi alluvionali del 2009, congiuntamente alla Prefettura e alla Regione Calabria. I lavori sono stati progettati dall’ing. Giuseppe Voci, che ne curerà anche la direzione in fase esecutiva, con la collaborazione del geom. Dario Giampà, tecnico interno della Provincia, il tutto coordinato dal Responsabile Unico del Procedimento, ing. Francesco Augruso, Dirigente del Settore Difesa del suolo e funzioni Genio Civile.
L’obiettivo principale che ha ispirato il progetto è costituito dall’abbassamento del grado di rischio di natura idraulica del territorio, attualmente indicato sugli elaborati tecnici del PAI (Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Calabria) come Area a Rischio. Le linee di intervento del progetto prevedono il ripristino dell’officiosità idraulica del fiume Ancinale e degli affluenti in generale, l’individuazione di interventi lungo l’asta fluviale che attenuano rischi idraulici mediante opere finalizzate anche al recupero naturalistico, la definizione dei programmi di manutenzione e degli interventi atti a favorire il riequilibrio tra ambiti montani e costieri con particolare riferimento al trasporto solido ed alla stabilizzazione della linea di riva, nel rispetto dei riferimenti normativi, il T.U. sull’ambiente e le norme per la difesa del suolo.
Nello specifico il progetto prevede interventi di manutenzione delle opere esistenti (briglie alla località Ravaschiera e Disco) nel comune di Satriano, ricostruzione delle briglie lungo l’asta principale alla località Crisura e sull’asta affluente Ancinalesca, apertura di ulteriori luci del ponte provinciale sull’asta principale alla località Crisura, sempre in agro di Satriano, rifacimento delle mantellate dell’affluente Turriti in agro di Satriano a valle della ferrovia calabro-lucana e fino alla sua confluenza nell’asta principale, rifacimento delle difese spondali a monte della confluenza dell’affluente Turriti e fino allo scarico del canale Enel, pulizia dell’alveo a monte del ponte della strada provinciale fino alla vasca di accumulo Enel, nel comune di Cardinale, ricostruzione della sogliasull’affluente Usito e sistemazione dell’alveo a monte e a valle del ponte sulla provinciale con difese spondali, pulizia e sistemazione delle briglie sull’affluente Peramo, nel comune di Davoli fino al punto di confluenza nell’asta principale.
L’ipotesi progettuale avanzata è scaturita dalle specificità ambientali e morfologiche del sito, con riguardo ai vincoli derivanti dalle opere esistenti, avendo l’obiettivo di assicurare una serie organica di interventi contenuti nel finanziamento regionale. Le verifiche idrauliche sono state condotte nel rispetto dei criteri indicati dall’Autorità di Bacino Regionale, con cui sono state condivise le scelte progettuali. Ladurata prevista dei lavori è di 240 giorni dalla consegna.
Il Commissario Wanda Ferro sottolinea l’importanza dell’intervento nell’ottica della difesa del suolo e delle opere relative ai corsi d’acqua assegnate alle province dal trasferimento delle deleghe regionali, evidenziando il fatto che tali opereavranno importanti ricadute in tutta l’area del basso Jonio interessando particolarmente i comuni di Satriano, Davoli e Cardinale.