Letteratura: la Regione candida Dante Maffia per il nobel
La Regione è pronta a lanciare la candidatura del poeta e saggista calabrese Dante Maffia al Nobel per la letteratura. Lo si evince dall'ordine del giorno approvato ieri all'unanimità dal Consiglio regionale, che ha fatto propria la proposta avanzata dal vicecapogruppo dell'Udc Gianluca Gallo e sottoscritta anche, a testimonianza di un sostegno diffuso e generalizzato all'iniziativa, dai consiglieri Mario Franchino (Pd), Giuseppe Caputo (Pdl), Domenico Talarico (Idv), Damiano Guagliardi (Fds).
Nato a Roseto Capo Spulico nel 1946 da padre cassanese, dopo essersi trasferito e laureato a Roma Maffia si è dedicato all'insegnamento universitario, collaborando con diverse riviste e quotidiani e curando per anni anche la rubrica dei libri per Rai 2. Sterminata è la sua produzione letteraria e poetica, che si compone di decine di opere tradotte in tutte le lingue del mondo. Come poeta fu segnalato, agli esordi, da Aldo Palazzeschi e da Leonardo Sciascia, che con Dario Bellezza lo ha definito "uno dei poeti più felici dell'Italia moderna".
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004 lo ha insignito di Medaglia d'Oro per i suoi meriti culturali. Adesso per lui potrebbe arrivare il Nobel. "I suoi scritti - sostiene Gallo - testimoniano un costante e indefesso impegno per la divulgazione della cultura in tutta la sua ampiezza e profondità: egli rappresenta il mondo di fermenti e di furori del nostro tempo, ma anche il futuro di un mondo, come quello calabrese, che ha diritto finalmente di uscire dal pantano dei pregiudizi, dell'isolamento e della ingiusta condanna".
Per questo, nelle settimane passate, è sorto un comitato, composto da docenti di varie università, rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del mondo della cultura e della società civile che si prefigge lo scopo di far entrare lo scrittore rosetano nell'Olimpo della letteratura mondiale. (AGI)